Doc 1
Sinodo1940
BLOG DELLA CATTEDRALE DI PIANA DEGLI ALBANESI
Annunciamo con profondo dolore a tutti gli ex seminaristi del Pontificio Seminario Benedetto XV di Grottaferrata, che il 27 settembre, all'indomani della festa di San Nilo da Rossano, si è addormentato nel Signore lo ieromonaco padre Nilo Somma. Per tanti anni il padre Nilo, ha diretto il Seminario ed ha educato varie generazioni di giovani italo-albanesi. Possa il Signore Dio, dare al suo servo la corona che gli spetta.
Eterna la tua memoria fratello nostro indimenticabile e degno della beatitudine!
Giovedì prossimo (24 Settembre) alle ore 21.00 si terrà la prima riunione del Coro della Cattedrale per programmare l’inizio delle attività dell’anno ecclesiastico 2009/2010.
La Cattedrale ed i Coristi invitano quante più persone possibile, a partecipare a questa attività, sia per la maggiore gloria di Dio, sia per la conoscenza delle nostre peculiarità etniche e religiose.
Domenica 27 Settembre inizierà il Catechismo per tutti i bambini della Parrocchia. Alle 10.30 ci sarà la Divina Liturgia d’inizio e poi alle 15.30 presso il Salone Parrocchiale l’Accoglienza di tutti i Bambini. La Parrocchia sta cercando alcune/i giovani che potrebbero dedicare un pò del loro tempo a questa grande opera di evangelizzazione. Tutti sono i benvenuti.
Vi aspettiamo in tanti Bambini e più grandi.
La Parrocchia.
Domenica dopo l’esaltazione della santa croce
sant’eustachio martire. tono vii.
Si usano le antifone ed i tropari della festa della Santa Croce. Dopo il piccolo Ingresso si canta l’apolitikion della Domenica del tono VII (katelysas to Stavrò su).
Letture:
Apostolo: Gal 2, 16-20
Vangelo: Marco 8, 34-9, 1.
La gravità delle recenti vicende e dispute religiose, verificatesi in Contessa Entellina, ha indotto i sottoscrittori, appartenenti alla comunità arbëreshe di Sicilia, a prendere posizione proponendo alcune pubbliche riflessioni.
È universalmente noto il ruolo svolto nel corso dei secoli dal clero bizantino-greco per la salvaguardia della identità culturale e religiosa degli italoalbanesi (arbëreshë) e l’erezione della Diocesi di Piana degli Albanesi ne è stata, da parte della Chiesa cattolica, il riconoscimento istituzionale più importante.
L’Eparchia, nelle comunità arbëreshe (Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela) è stata chiamata ad esercitare la giurisdizione religiosa per i cattolici di entrambi i riti (il bizantino greco e il romano). Tale diversità rituale, come ognuno può e deve comprendere è un elemento di ricchezza culturale e costituisce ormai una delle peculiarità di quelle comunità.
Alcuni appartenenti alla Diocesi di Piana degli Albanesi ma culturalmente estranei alle comunità arbëreshe, laici e religiosi, sono strenuamente impegnati ad avversare le tradizioni religiose e civili degli italoalbanesi spingendo le comunità verso divisioni (greci e latini) – ingiustificate, anacronistiche e pericolose – che hanno già provocato lacerazioni nelle famiglie e nella società.
Il tentativo di impedire, in vari modi, alla popolazione di rito bizantino greco l’espletamento di riti e tradizioni secolari nasconde l’ennesimo tentativo di procedere, in modo più o meno surrettizio, alla loro latinizzazione forzata.
Non si hanno notizie circa posizioni ufficiali e pubbliche assunte in merito dalle gerarchie della Diocesi, da cui, si spera, vengano attivate iniziative opportune e necessarie per rimuovere le contraddizioni presenti e ripristinare nelle comunità un clima sereno di operosa convivenza in uno spirito autenticamente comunitario.
Si ha anche ragione di credere che dietro le “provocazioni locali” si possa nascondere una vera e propria aggressione all’Eparchia e alla sua missione. A tal proposito, infine, non sarebbe inopportuno affrontare il tema in una pubblica iniziativa di approfondimento che, oltre ad affrontare la questione della convivenza fra i due riti, possa anche occuparsi del ruolo e dello stato attuale della Diocesi.
Domenico Cuccia
Direttore Assemblea regionale siciliana
Pietro Manali
Direttore biblioteca comunale “G. Schirò”
di Piana degli Albanesi
Matteo Mandalà
Professore ordinario Lingua e lett. albanese
Università di Palermo
Pina Ortaggio
Docente Istituti Superiori
Vito Scalia
Docente Istituti Superiori
Giuseppe Schirò di Maggio
Albanologo e scrittore
ANTIFONE
1) O Theòs, o Theòs mu, pròsches mi:ìna tì engatèlipès me.
2) Ina tì, o Theòs, apòso is tèlos, orghìsthi o thimòs su epì pròvata nomìs su. Sòson imàs, Iiè Theù, * o sarkì stavrothìs, * psàllondàs si: Alliluia.
3) O Kìrios evasìlefsen, orghizèsthosan laì, o kathìmenos epì ton Cheruvìm, salefthìto i ghì. Sòson, Kìrie...
ISODHIKON
Ipsùte Kirion ton Theòn imòn, ke proskinìte to ipopodhìo ton podhòn aftù, oti àghios estín. Sòson imàs, Iiè Theù, …
TROPARI
Sòson, Kìrie, ton laòn su, *ke evlòghison tin klironomìan su, * nìkas tis vasilèfsi* katà varvàron dhorùmenos, * ke to sòn filàtton * dhià tu Stavrù su polìtevma.
Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi ai regnanti vittoria sui barbari e custodisci con la tua Croce il tuo regno.
O ipsothìs en to Stavrò * ekusìos, * ti eponímo su kenì * politìa * tus iktirmùs su dhòrise, Christè o Theòs. * Èvfranon en di dhinàmi su * tus pistùs vasilìs imòn, * nìkas chorigòn aftìs * katà ton polemìon; * tin simmachìan èchien tin sìn * òplon irìnis, aìttiton tròpeon.
O tu che volontariamente sei stato innalzato sulla Croce, per il glorioso e nuovo ordine di cose che hai istituito, donaci le tue misericordie, Cristo Dio; allieta nella tua potenza i nostri fedeli governanti, dando loro vittorie contro i nemici; abbiano la tua alleanza, scudo di pace e trofeo invincibile.
TRISAGHION
Ton Stavròn su proskinùmen, Dhèspota, ke tin aghìan ìpsosin dhoxàzomen.
APOSTOLO: 1 Cor. 1, 18-24
VANGELO: Giov. 19, 6-11. 13-20. 25-28a. 30-35
MEGALINARION
Mistikòs ì, Theotòke, paràdhisos,* agheorghìtos vlastìsasa Christòn, * if’ù to tu Stavrù * zoifòron en ghì * pefitùrghite dhèndron; * dhi’ù nin ipsumènu * proskinùndes aftòn, * se megalìnomen.
KINONIKON
Esimiòthi ef’imàs to fos tu prosòpu su, Kìrie. Alliluia .
Orari delle Celebrazioni
Domenica 13 Settembre: ore 18.30 Celebrazione del Solenne Esperinos (Vespro) con Chorostasia dell’Eparca.
Lunedì 14 Settembre: ore 10.30 Ufficiatura dell’Esaltazione della Santa e Vivificante Croce con a seguire la Divina Liturgia.
Domenica prima dell’esaltazione della Croce. Dedicazione del Tempio della Resurrezione a Gerusalemme. San Cornelio Martire. Tono VI.
Antifone: quelle quotidiane.
Tropari:
1) Anghelikè Dhinamis (tono VI)
2) Ton zoopion Stavròn ( della proeortia)
3) Mègan èvrato (di San Demetrio)
4) Uranos polìfotos ( della proeortia)
Letture:
Apostolo: Galati 6, 11-18
Fratelli, Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio. D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Vangelo: Giovanni 3, 13-17
In quel tempo Gesù disse: Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Megalinarion: Axion Estin
Kinonikon: Enite ton Kirion.
La Santissima Madre di Dio è particolarmente venerata a Piana degli Albanesi con il nome di Odigitria. Questo antico nome dato alla Madonna è certamente un retaggio della passata dominazione bizantina in Sicilia. Difatti quasi la maggior parte dei paesi siciliani si ritrova ad avere una cappella od altro intitolato alla Madonna Odigitria, dell’Itria..
Di Piana degli Albanesi la Madonna Odigitria è Patrona e vanto particolare. Fu ad essa infatti che i Greco-Albanesi costruirono in terra siciliana il primo tempio.
La festa liturgica vera e propria dell’Odigitria, si ha il Martedì dopo la Pentecoste, solo che grazie alla Sua speciale Protezione, Piana ha trasferito la festa al 2 Settembre. Dicono le cronache infatti, che alla quarta ora della notte del 1 Settembre 1726, un violento terremoto colpì le zone intorno a Piana dei Greci. Però il paese rimase incolume. E tutto il paese attribuì questa salvezza all’intercessione della Madonna Odigitria, alla cui Chiesa erano accorsi i fedeli dopo i terribili momenti delle scosse telluriche. Da allora sino ad oggi, ogni 1 settembre la sera verso le 23.00, tutto il popolo si reca presso la Chiesa della Madonna Odigitria sita in Piazza Vittorio Emanuele per cantare le lodi alla Tuttasanta Madre di Dio e per ringraziarLa del Suo continuo patrocinio.
Anche quest’anno il primo settembre dopo la celebrazione del Vespro alle ore 19.00 la Chiesa rimarrà aperta fino a quando intorno alle 22.00 inizierà la funzione religiosa delle Katër Orët (la quarta ora della notte di cui parlavamo sopra..). Il giorno 2 invece la mattina ci sarà il Solenne Pontificale ed infine intorno alle 19.30 la Solenne Processione.
Ci piace qui riportare alcuni versi del poeta Giuseppe Schirò che parla della grazia particolare che ha il nostro Paese nell’avere Tale Patrona:
Laevdohu, katùnt,
paer fatin çae ke,
se i dashur ti je,
nga Maema e vaertetae.
Trad: Gloriati o paese, per l’onore che hai, perché tu sei amato dalla Vera Madre.
Ed ecco poi il canto, potremmo dire quasi nazionale di Piana, in onore della Madonna Odigitria, anch’esso opera di Giuseppe Schirò.
O mburonjë e Shqipërisë
Virgjëreshëz e dëlirë
mëma e lartë e Perëndisë
çë na jep këshillë të mirë
Ti çë ruajte gjyshrat tanë
të mos birjën shejtën besë
te ku ndodhen edhe janë
arbëreshvet kij kujdes
Sot edhe si kurdoherë
një dëshirë ka zëmbra jonë
arbëresh e të krështerë
të qëndrojmë për gjithmonë
Sa t'i falemi t'in Zoti
po me gluhën çë na dha
po si falej Kastrioti
e gjëria nga zbresëm na
Alla fine ecco un video dove questo canto viene eseguito.