sabato 17 settembre 2011

Domenica 18 Settembre 2011. Domenica dopo l’esaltazione della Santa Croce.

 

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ANTIFONE

1) O Theòs, o Theòs mu, pròsches mi:ìna tì engatèlipès me.

2) Ina tì, o Theòs, apòso is tèlos, orghìsthi o thimòs su epì pròvata nomìs su. Sòson imàs, Iiè Theù, * o sarkì stavrothìs, * psàllondàs si: Alliluia.

3) O Kìrios evasìlefsen, orghizèsthosan laì, o kathìmenos epì ton Cheruvìm, salefthìto i ghì. Sòson, Kìrie...

ISODHIKON

Ipsùte Kirion ton Theòn imòn, ke proskinìte to ipopodhìo ton podhòn aftù, oti àghios estín. Sòson imàs, Iiè Theù, …

TROPARI

Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techthènda is sotirìan imon, animnìsomen pistì ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì, anelthìn en to stavrò, ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas, en ti endhòxo Anastàsi aftù.

Sòson, Kìrie, ton laòn su, *ke evlòghison tin klironomìan su, * nìkas tis vasilèfsi* katà varvàron dhorùmenos, * ke to sòn filàtton * dhià tu Stavrù su polìtevma.

Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi ai regnanti vittoria sui barbari e custodisci con la tua Croce il tuo regno.

O ipsothìs en to Stavrò * ekusìos, * ti eponímo su kenì * politìa * tus iktirmùs su dhòrise, Christè o Theòs. * Èvfranon en di dhinàmi su * tus pistùs vasilìs imòn, * nìkas chorigòn aftìs * katà ton polemìon; * tin simmachìan èchien tin sìn * òplon irìnis, aìttiton tròpeon.

O tu che volontariamente sei stato innalzato sulla Croce, per il glorioso e nuovo ordine di cose che hai istituito, donaci le tue misericordie, Cristo Dio; allieta nella tua potenza i nostri fedeli governanti, dando loro vittorie contro i nemici; abbiano la tua alleanza, scudo di pace e trofeo invincibile.

TRISAGHION

Ton Stavròn su proskinùmen, Dhèspota, ke tin aghìan ìpsosin dhoxàzomen.

EPISTOLA

Galati 2,16-20

Fratelli,  sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».

Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile!  Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore.  In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.  Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

VANGELO

Marco 8,34-9,1

In quel tempo,Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

MEGALINARION

Mistikòs ì, Theotòke, paràdhisos,* agheorghìtos vlastìsasa Christòn, * if’ù to tu Stavrù * zoifòron en ghì * pefitùrghite dhèndron; * dhi’ù nin ipsumènu * proskinùndes aftòn, * se megalìnomen.

KINONIKON

Esimiòthi ef’imàs to fos tu prosòpu su, Kìrie. Alliluia .

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