sabato 24 dicembre 2011

Alle ore 18,00 si celebra l'Esperinos in Cattedrale

25 DICEMBRE 2011
NATIVITÀ SECONDO LA CARNE
DEL SIGNORE, DIO E SALVATORENOSTRO GESú CRISTO
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá idiómela.
Tono 2. Di Germano.
Venite, esultiamo per il Signore˚, * esponendo questo mistero. * Il muro di separazione che era frammezzo * è abbattuto˚; * la spada di fuoco si volge indietro * e i che­ru­bini si ritirano * dall’albero della vita˚: * e anch’io godo del pa­radiso di delizia˚, * da cui ero stato scacciato per la disub­bidienza. * Poiché la perfetta immagine del Padre, * l’im­pronta della sua eternità, * prende forma di servo˚, * procedendo da Madre ignara di nozze, * senza subire mutamento: * ciò che era è rimasto: * Dio vero; * e ciò che non era ha assun­to, * divenendo uomo per amore degli uomini. * A lui accla­mia­mo: * O Dio che sei nato dalla Vergine, * abbi pietà di noi. 2 volte.
Di Anatolio. Stesso tono.
Nato il Signore Gesú dalla santa Vergine, * tutto il creato è stato illuminato: * mentre i pastori vegliano nei campi, * i magi adorano * e gli angeli inneggiano, * Erode resta turbato. * Poiché Dio è apparso nella carne, * Sal­vatore delle anime nostre. 2 volte.
Il tuo regno, o Cristo Dio, * è regno di tutti i secoli, * e il tuo potere di generazione in generazione˚. * Tu che ti sei incarnato per opera dello Spirito santo, * e sei divenuto uomo dalla sempre Vergine Maria, * come luce su di noi sei rifulso, * o Cri­sto Dio, col tuo avvento: * luce da luce, * riflesso del Padre˚, * hai rischiarato ogni creatura. * Tutto ciò che respira ti loda˚ * come impronta della gloria del Padre˚. * O tu che sei e che eri˚ * e che, Dio, dalla Vergine sei rifulso, * abbi pietà di noi.
Che cosa ti offriremo, o Cristo? * Tu per noi sei ap­parso, uomo, sulla terra! * Ciascuna delle creature da te fatte * ti offre il rendimento di grazie: * gli angeli, l’inno; * i cieli, la stella, * i magi, i doni; * i pastori, lo stupore; * la ter­ra, la grotta; * il deserto, la mangiatoia: * ma noi ti offriamo la Madre Vergine. * O Dio che sei prima dei secoli, * abbi pietà di noi.
Gloria. Ora e sempre. Stesso tono. Di Kasia.
Con la sovranità assoluta di Augusto sulla terra, * era cessata la pluralità dei regni umani, * e con la tua incar­nazione dalla pura, * è stato annientato il politeismo idolatra. * Le città era­no state poste * sotto un unico go­verno universale, * e le genti credettero a un unico domi­nio della Divinità. * Furono re­gistrati i popoli per decreto di Cesare˚, * e noi fedeli siamo sta­ti segnati * col nome della tua divinità, * di te, nostro Dio fatto uomo. * Grande è la tua misericordia, Signore, * gloria a te.
Si procede all’Ingresso col vangelo, Luce gioiosa e le let­ture nel loro ordine, con i tropari e i loro stichi.
Lettura del libro della Genesi (1,1-13).
In principio Dio fece il cielo e la terra: la terra era invi­si­- bile e non organizzata, e la tenebra era sopra l’abisso; e lo Spirito di Dio aleggiava sopra l’acqua. E Dio disse: Sia la luce, e la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona, e Dio separò la luce dalla tenebra. E Dio chiamò la luce giorno, e chiamò le tenebre, notte. E fu sera, e fu mattina: giorno primo.
E Dio disse: Ci sia un firmamento in mezzo alle acque e stia a dividere acqua da acqua: e cosí fu. E Dio fece il firma­mento: e Dio separò l’acqua che è al di sopra del firmamento dall’acqua che è al di sotto del firmamento. E Dio chiamò il fir­mamento cielo. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera, e fu mattina: secondo giorno.
E Dio disse: Si raccolga l’acqua che è sotto al cielo in un unico assembramento di acque e appaia l’asciutto: e cosí fu. Si raccolse l’acqua che era sotto al cielo nei suoi assembramenti, e apparve l’asciutto. E Dio chiamò l’asciutto terra, e chiamò le raccolte di acqua mari. E Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: La terra faccia germogliare erbaggi che fac­cia­no seme secondo la loro specie e somiglianza, e alberi da frutto che producano frutti in cui sia il loro seme secondo la loro specie sulla terra: e cosí fu. E la terra produsse erbaggi che facevano seme secondo la specie e la somiglianza, e alberi da frutto che facevano frutti in cui era il loro seme, secondo la loro specie sulla terra. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Quindi ci si alza per dire il tropario. Tono pl. 2.
Sei nato nascosto in una grotta, * ma il cielo ti ha an­- nun­­ciato a tutti, * usando come bocca la stella, o Sal­va­tore. * Ed essa ti ha condotto i magi * che con fede ti ado­rano: * con loro, anche di noi abbi pietà.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Ed essa ti ha condotto, con i seguenti stichi (s. 86).
Stico 1. Le sue fondamenta sono sui monti santi. Ama il Signore le porte di Sion piú di tutte le tende di Gia­cobbe.
Stico 2. Cose gloriose sono state dette di te, città di Dio. Ricorderò Raab e Babele a coloro che mi conoscono.
Stico 3. Ed ecco gli stranieri, Tiro e il popolo degli etiopi.
Stico 4. Questi là sono nati. Madre Sion, dirà l’uomo: e l’uomo è nato in lei, ed egli l’ha fondata, l’Altissimo.
Stico 5. Il Signore lo racconterà nel libro dei popoli e dei principi, di questi che sono nati in lei. Come di gente in festa, la dimora di tutti è in te.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura della profezia di Isaia (9,5s).
Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Il suo potere è sulla sua spalla, e si chiamerà angelo del gran consiglio, consigliere mirabile, Dio forte, padrone, principe di pace, padre del secolo futuro: porterò infatti pace sui principi, e a lui salute. Grande è il suo potere e la sua pace non ha confine, sul trono di Davide e sul suo regno, per raddrizzarlo e soccorrerlo con giudizio e giustizia, da ora e in eterno. Lo zelo del Signore sabaoth farà questo.
Tropario. Tono pl. 2.
Sei sorto, o Cristo, dalla Vergine, * spirituale sole di giustizia˚; * la stella ha indicato te, * che nulla può con­tenere, * racchiuso in una grotta, * guidando i magi * perché venissero ad adorarti: * con loro noi ti magni­fichiamo, * o datore di vita, * gloria a te.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Guidando i magi, con i seguenti stichi (s. 92).
Stico 1. Il Signore ha instaurato il suo regno, si è rivestito di splendore, si è rivestito il Signore di potenza e se ne è cinto.
Stico 2. Cosí ha reso saldo il mondo che non sarà scosso. Pronto è il tuo trono fin da allora.
Stico 3. Hanno alzato i fiumi, Signore, hanno alzato i fiumi le loro voci, alzeranno i fiumi i loro flutti, per le voci delle grandi acque.
Stico 4. Mirabile l’elevarsi del mare; mirabile nelle altezze il Signore: le tue testimonianze sono degne di grande fede.
Stico 5. Alla tua casa si addice la santità, Signore, per la lunghezza dei giorni.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura dalla profezia di Isaia (7,10-16; 8,1-4.9s).
Il Signore parlò ancora ad Acaz, dicendo: Chiedi per te un segno da parte del Signore tuo Dio negli abissi o nelle altezze. Ma disse Acaz: Non chiederò un segno, non tenterò il Signore. E Isaia disse: Udite dunque, casa di Davide! Vi par poco far affannare gli uomini? E come dunque procurate affanno anche al Signore? Per questo il Signore stesso vi darà un segno. Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio e lo chiameranno Em­manuele. Mangerà burro e miele e prima di conoscere o scegliere il male, sceglierà il bene; poiché prima che il bambino conosca il bene o il male, rifiuterà la malvagità per scegliere il bene. E il Signore mi disse: Prendi con te un grande volume nuovo e scrivi su di esso con uno stilo da uomo riguardo al far rapida preda di spoglie, perché è l’ora. E prendimi testimoni degni di fede, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Barachia. E mi accostai alla profetessa, ed essa concepí e partorí un figlio.
E il Signore mi disse: Chiamalo: Affrettati-a-far- spoglie,-rapido-depreda. Poiché prima che il bambino sappia chiamare padre o madre, si porteranno le ric­chezze di Damasco e le spoglie di Samaria davanti al re di Assiria.
Dio è con noi. Sappiatelo, genti e siate vinte; uditelo fino ai confini della terra: voi che avete prevalso, siate vinti. Se infatti di nuovo prevarrete, di nuovo pure sarete vinti; e se formulerete un progetto, il Signore lo dissiperà; se direte una parola, non avrà consistenza tra voi, perché Dio è con noi.
Terminate le letture, si fa la synaptí, e dopo l’ekfónisis si canta il trisagio. Quindi:
Prokímenon dell’apostolo. Tono 1.
Il Signore mi ha detto: Figlio mio sei tu, io oggi ti ho generato.
Stico: Chiedi a me e ti darò le genti in eredità e in pos­sesso i confini della terra.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (1,1-12).
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi (p. 1137).
Alleluia. Tono pl. 4.
Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, fin­ché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Stico: Lo scettro della potenza ti manderà il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici.
Vangelo, secondo Luca (2,1-20).
In quei giorni un decreto di Cesare ordinò (p. 1142).
Segue la divina Liturgia di san Basilio.
Alla lití. Gloria. Tono pl. 1. Di Giovanni monaco.
I re magi di Persia, * conoscendo chiaramente * la nascita del Re celeste sulla terra, * tratti da una stel­la risplen­dente, * raggiunsero Betlemme, * portando doni scelti: * oro, in­cen­so e mirra; * e cadendo ai suoi piedi lo adorarono, * per­ché videro colui “che È” oltre il tempo * giacere bambino nella grotta.
Ora e sempre. Tono pl. 2. Di Germano.
Cantano oggi in coro ed esultano * tutti gli angeli in cielo; * e tutta la creazione tripudia * per il Salvatore e Signore * nato a Betlemme: * poiché ha fine ogni inganno idolatra * e regna Cristo per i secoli.
Allo stico, stichirá idiómela. Tono 2. Di Germano.
Un grande e straordinario prodigio * si è com­piuto oggi! * La Vergine partorisce * e il suo grembo resta in­­­cor­­rotto; * il Verbo si fa carne * e non si separa dal Padre. * Gli angeli con i pastori rendono gloria, * e noi insieme a loro ac­­cla­­miamo: * Gloria a Dio nel piú alto dei cieli * e pace sulla terra˚.
Stico: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Tono 3. Dello stesso.
Oggi la Vergine partorisce * il Creatore dell’universo. * L’E­den offre la grotta, * e la stella indica il Cristo, * sole per quanti sono nelle tenebre. * I magi hanno adorato con doni, * illu­mi­nàti dalla fede. * I pastori hanno visto il prodigio, * mentre gli an­geli inneggiano e dicono: * Glo­ria a Dio nel piú alto dei cieli˚.
Stico: Dal seno prima della stella del mattino ti ho ge­nerato; ha giurato il Signore e non si pentirà.
Stesso tono. Di Anatolio.
Nato il Signore Gesú in Betlemme di Giudea, * i magi ve­nuti dall’oriente * hanno adorato il Dio fatto uomo, * e aperti pron­­ta­mente i loro tesori, * hanno offerto doni preziosi: * oro pu­ro per il Re dei secoli; * incenso per il Dio dell’universo; * mir­ra per l’immortale, * come morto di tre giorni. * Genti tut­te, veni­te, * adoriamo colui che è nato * per salvare le anime no­stre.
Gloria. Tono 4. Di Giovanni monaco.
Rallégrati, Gerusalemme, * fate festa, voi tutti che amate Sion˚. * Oggi è stato sciolto l’antico vincolo * della condanna di Adamo; * ci è stato aperto il paradiso; * il serpente è stato annientato: * ora infatti egli ha visto * colei che un tempo ave­va ingannata, * divenuta Madre del Creatore. * O abisso della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio˚! * Colei che aveva procurato la morte ad ogni carne, * come strumento del peccato, * è divenuta primizia della salvezza * per tutto il mondo * mediante la Ma­dre-di-Dio, * poiché da lei nasce bam­bino * il Dio per­fet­tissimo: * con la sua nascita * egli sigilla la verginità di lei, * con le fasce scioglie le catene dei peccati, * e sana con la sua infanzia * le penose doglie di Eva˚. * Danzi dunque tutta la creazione ed esulti, * perché il Cristo è venuto * per richiamarla dall’esilio, * e salvare le anime nostre.
Ora e sempre. Stesso tono. Di Anatolio.
Hai abitato in una grotta, * o Cristo Dio, * una man­giatoia ti ha accolto, * pastori e magi ti hanno adorato. * Si compiva allora l’annuncio dei profeti * e le potenze angeliche stu­pivano, * acclamando e dicendo: * Gloria alla tua condiscen­den­za, * o solo amico degli uomini.
Apolytíkion. Tono 4.
La tua nascita, o Cristo nostro Dio, * ha fatto sorgere per il mondo * la luce della conoscenza: * con essa, gli ado­ratori degli astri * sono stati ammaestrati da una stella * ad a­do­rare te, sole di giustizia˚, * e a conoscere te, * Oriente dal­l’al­to˚. * Signore, gloria a te. 3 volte.
Lo stesso anche a Il Signore è Dio. E il congedo:
Colui che è nato in una grotta ed è stato deposto in una mangiatoia per la nostra salvezza, Cristo, vero Dio nostro...

Nessun commento:

Posta un commento