venerdì 23 dicembre 2011

Oggi si recita l' UFFICIO DELLE GRANDI ORE

(Nascita di N.S. Gesù Cristo, Iconostasi della Cattedrale S.Demetrio M., di G. Manusakis)



Se la Paramoní della Natività di Cristo cade di sabato o di domenica, non si fa digiuno, e questo ufficio delle Ore si celebra al venerdí.
ORA PRIMA
Dopo il ‘Benedetto...’, Gloria a te, o Dio. Re celeste. Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Poiché tuoi sono. Si­gnore pietà, 12 volte. Gloria. Ora e sempre. Poi: Venite, ado­riamo, 3 volte Quindi i seguenti 3 salmi.
Salmo 5.
Alle mie parole porgi l’orecchio, Signore (p. 112).
Salmo 44
2. Ha proferito il mio cuore la parola buona: io dico al re le mie opere, la mia lingua è penna di scriba veloce.
3. Tu sei splendente di bellezza piú dei figli degli uomini: è stata effusa la grazia sulle tue labbra, per questo ti ha benedetto Dio in eterno.
4. Cingi la spada al tuo fianco, o potente, nel tuo splendore e nella tua bellezza.
5. Avanza, trionfa e regna per la verità, la mitezza e la giustizia: e ti guiderà mirabilmente la tua destra.
6. Le tue frecce acuminate, o potente, nel cuore dei nemici del re: sotto di te cadranno i popoli.
7. Il tuo trono, o Dio, nei secoli dei secoli: scettro di ret­titudine, lo scettro del tuo regno.
8. Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: per questo ti ha unto, Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza al di sopra dei tuoi compagni.
9. Mirra, statte e cassia odorano le tue vesti, i palazzi d’avorio: aromi con cui ti hanno rallegrato.
10. Ci sono figlie di re in tuo onore; sta la regina alla tua destra, avvolta in abito dorato, variamente adornata.
11. Ascolta, figlia, guarda e piega il tuo orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre:
12. e bramerà il re la tua bellezza, poiché è lui il tuo Signore e lui adorerai.
13. Anche la figlia di Tiro viene con doni: implo­reranno il tuo volto i ricchi del popolo.
14. Tutta la gloria della figlia del re è all’interno, avvolta in abiti con frange d’oro, variamente adornata.
15. Saranno condotte al re le vergini dietro a lei, le sue compagne saranno condotte a te.
16. Saranno condotte con gioia ed esultanza, saranno condotte al tempio del re.
17. In luogo dei tuoi padri ti sono nati figli, li costituirai principi su tutta la terra.
18. Ricorderanno il tuo nome di generazione in generazione; per questo i popoli ti confesseranno, in eterno e nei secoli dei secoli.
Salmo 45
2. Il nostro Dio è rifugio e potenza, aiuto nelle tribolazioni che troppo ci hanno colto.
3. Per questo non temeremo quando sarà sconvolta la terra e trasferiti i monti nel cuore dei mari.
4. Echeggiarono e furono sconvolte le loro acque, furono sconvolti i monti per la sua forza.
5. Gli impeti del fiume rallegrano la città di Dio; ha santificato la sua dimora, l’Altissimo.
6. Dio è in mezzo ad essa, non sarà scossa, l’aiuterà Dio sul far del mattino.
7. Sono state sconvolte le genti, si sono piegati i regni; ha emesso la sua voce, l’Altissimo: è stata scossa la terra.
8. Il Signore delle schiere è con noi, nostro soccorso il Dio di Giacobbe.
9. Venite, vedete le opere del Signore, quali prodigi ha fatto sulla terra!
10. Lui che fa scomparire le guerre fino ai confini della terra, spezzerà l’arco, frantumerà le armi e getterà al fuoco gli scudi.
11. Fermatevi e sappiate che io sono Dio: sarò esaltato tra le genti, sarò esaltato sulla terra.
12. Il Signore delle schiere è con noi, nostro soccorso il Dio di Giacobbe.
Gloria. Ora e sempre. Alleluia, 3 volte. Signore, pietà, 3 volte.
Poi Gloria, e il tropario. Restò attonito Giuseppe.
Si faceva registrare un tempo Maria a Betlemme, * insie­- me all’anziano Giuseppe, * in quanto della stirpe di Davide˚, * mentre era incinta * per una conce­zio­ne senza se­me. * Sopraggiuse il tempo del parto * e non vi era posto nel­­l’albergo: * ma quale piacevole palazzo, * si mostrava la grotta alla Regina˚. * Nasce Cri­sto, * per far risorgere la sua imma­gi­ne˚ * un tempo caduta.
Ora e sempre. Theotokíon.
Come ti chiameremo, o piena di grazia? * Cielo, perché hai fatto sorgere il sole di giustizia˚. * Paradiso, perché hai fatto ger­mogliare * il fiore dell’incorruttibilità. * Vergine, perché sei rimasta incorrotta. * Madre pura, * perché hai tenuto tra le tue sante braccia come Figlio * il Dio dell’universo. * Imploralo, dunque, * per la salvezza delle anime nostre.
Quindi i seguenti idiómela. Tono pl. 4.
Poema di Sofronio, patriarca di Gerusalemme.
Prepàrati, Betlemme, * si disponga la mangiatoia, * la grotta sia pronta per l’accoglienza: * è giunta la verità * e l’ombra se n’è andata; * Dio, dalla Vergine, è apparso agli uomini: * rivestito della nostra forma, * ha dei­­­ficato ciò che ha assunto. * Per questo Adamo è rinno­va­to * insieme ad Eva, * ed ac­clamano entrambi: * È ap­par­­sa sulla terra la benevo­len­za, * per salvare la nostra stirpe.
Stico: Dio verrà da Teman, il Santo dal boscoso monte adombrato.
Tono 3.
Sta ormai per compiersi misticamente * l’oracolo profetico che dice: * E tu Betlemme, terra di Giuda, * non sei affatto la piú piccola * tra i suoi capoluoghi˚, * tu che già prepari la grotta: * da te infatti mi uscirà, nella carne, * da vergine fan­ciulla, * il capo delle genti, il Cristo Dio, * che pascolerà il suo po­polo, * il nuovo Israele˚. * Magnifichiamolo tutti.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4.
Ecco ciò che diceva Giuseppe alla Vergine: * Maria, che è questo fatto * che io vedo in te? * Non so che pensare nel mio stupore * e la mia mente è sbigottita: * Vattene dun­que subito via da me segretamente. * Maria, che è questo fatto * che io ve­do in te? * In luogo di onore, mi hai por­tato vergogna; * in luogo di letizia, tristezza; * in luogo di lode, biasimo. * Non sopporto piú gli affronti degli uomini; * ti avevo ricevuta irreprensibile da parte dei sa­cerdoti, * dal tempio del Signore: * ed ora che è ciò che vedo?
Prokímenon. Tono 4.
Il Signore mi ha detto: Figlio mio sei tu, io oggi ti ho generato.
Stico: Chiedi a me e ti darò le genti in eredità.
Lettura della profezia di Michea (5,1-3).
Cosí dice il Signore: E tu Betlemme, casa di Efrata, non sei la piú piccola fra le migliaia di Giuda: da te infatti uscirà per me colui che deve essere capo in Israele, e le sue uscite sono dal principio, dai giorni dell’eternità. Per questo li consegnerà sino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e i rimanenti dei suoi fratelli torneranno ai figli d’Israele. Ed egli starà là e guarderà e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, ed essi saranno nella gloria del nome del Signore suo Dio: perché allora saranno magnificati sino agli estremi confini della terra.
Apostolo.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (1,1-12).
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell’alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto piú eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio? E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli pari ai venti, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, del Figlio in­ve­ce afferma: Il tuo trono, Dio, sta in eterno; e: Scettro giusto è lo scettro del tuo regno; hai amato la giustizia e odiato l’iniquità, perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza piú dei tuoi compagni. E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine.
Vangelo secondo Matteo (1,18-25).
Ecco come avvenne la nascita di Gesú (v. órthros, p. 1162).
Quindi il lettore legge quanto segue:
Dirigi i miei passi secondo la tua parola, e nessuna iniquità mi domini.
Riscattami dalla calunnia degli uomini, e custodirò i tuoi comandamenti.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo, e insegnami i tuoi decreti.
Si riempia di lode la mia bocca, Signore, perché io inneggi alla tua gloria, tutto il giorno alla tua magnificenza.
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Poiché tuoi sono (p. 31).
Kondákion. Dell’umile Romano.
Oggi la Vergine * viene nella grotta * per partorire ineffa­bilmente * il Verbo che è prima dei secoli. * Dan­za, terra tutta, * che sei stata resa capace di udire que­sto; * glorifica con gli angeli e i pastori * il Dio che è prima dei secoli˚, * che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.
Signore, pietà, 40 volte. Tu che in ogni tempo. Signore, pietà, 3 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú vene­rabile. Nel no­me del Signore. Dio abbia pietà di noi. E la preghiera: O Cri­sto, luce vera ---ORA TERZA
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Signore pietà, 12 volte. Venite, adoriamo, 3 volte.
Quindi i seguenti 3 salmi.
Salmo 66
2. Dio abbia pietà di noi e ci benedica; faccia risplendere il suo volto su di noi e abbia misericordia di noi.
3. Perché si conosca sulla terra la tua via, fra tutte le gen­ti la tua salvezza.
4. Ti confessino i popoli, o Dio, ti confessino i popoli tutti.
5. Gioiscano ed esultino le genti, perché giudicherai i po­poli con rettitudine e guiderai le genti sulla terra.
6. Ti confessino i popoli, o Dio, ti confessino i popoli tutti.
7. La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio,
8. ci benedica Dio, e lo temano tutti i confini della terra.
Salmo 86
1. Le sue fondamenta sono sui monti santi.
2. Ama il Signore le porte di Sion piú di tutte le tende di Giacobbe.
3. Cose gloriose sono state dette di te, città di Dio.
4. Ricorderò Raab e Babele a coloro che mi cono­scono; ed ecco gli stranieri, Tiro e il popolo degli etiopi: questi là sono nati.
5. Madre Sion, dirà l’uomo: e l’uomo è nato in lei, ed egli l’ha fondata, l’Altissimo.
6. Il Signore lo racconterà nel libro dei popoli e dei principi, di questi che sono nati in lei.
7. Come di gente in festa, la dimora di tutti è in te.
Salmo 50
Pietà di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia (p. 74).
Gloria. Ora e sempre. Alleluia, 3 volte. Signore, pietà, 3 volte.
Poi Gloria, e il tropario. Tono 4.
Si faceva registrare un tempo Maria a Betlemme, * insie­me all’anziano Giuseppe, * in quanto della stirpe di Davide˚, * mentre era incinta * per una con­cezione senza se­me. * Sopraggiuse il tempo del parto * e non vi era posto nel­l’al­bergo: * ma quale piacevole palaz­zo, * si mostrava la grotta alla Regina˚. * Nasce Cristo, * per far risorgere la sua imma­gine˚ * un tempo caduta.
Ora e sempre. Theotokíon.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con gli apostoli e tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Quindi i seguenti idiómela. Tono pl. 2.
Questi è il nostro Dio, * nessun’altro sarà considerato di fronte a lui˚, * che è stato generato dalla Vergine * e ha vis­suto con gli uomini˚. * Il Figlio Unigenito si mostra quale mortale * che giace in una povera mangiatoia; * è avvolto in fasce il Signore della gloria˚; * la stella guida i magi ad ado­rarlo, * e noi cantiamo: * Triade santa, salva le anime nostre.
Stico: Signore, ho udito il tuo annuncio e ho avuto timore; Signore, ho considerato le tue opere e sono stato colto da stupore.
Tono pl. 4.
Di fronte alla tua nascita, * vedendo con tremore il mi­stero, Signore, * le schiere spirituali sbigottivano: * per­ché ti sei compiaciuto * di farti piccolo come un neonato, * tu che hai ornato il cielo con le stelle; * e giaci in una mangiatoia * di ani­mali senza ragione, * tu che tieni in tua mano tutti i confini del­la terra. * Con una simile economia * si è fatta conoscere, o Cristo, * la tua amorosa com­pas­sione, * la grande misericordia˚: * gloria a te.
Gloria. Ora e sempre. Tono 3.
Di’ a noi Giuseppe, * come conduci incinta a Be­tlemme * la Vergine che hai presa dal santo dei santi? * Ci risponde: * Io ho esaminato i profeti, * e, ricevuto il responso da un angelo, * sono persuaso che, in modo inesplicabile, * Maria genererà Dio: * per adorarlo ver­rano magi dall’oriente * e gli ren­de­ranno culto con doni preziosi. * O tu che per noi ti sei incar­nato, * Signore, * gloria a te.
Prokímenon. Tono 4.
Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato.
Stico: Il suo potere è sulla sua spalla.
Lettura della profezia di Geremia (Bar 3,36-4,4).
Questi è il nostro Dio, nessun altro sarà consi­de­rato di fronte a lui. Egli ha scrutato tutta la via della scienza e ne ha fatto dono al suo servo Giacobbe, a Israele, suo diletto. Dopo ciò è apparsa sulla terra e ha vissuto con gli uomini. Essa è il libro dei decreti di Dio, la Legge che sussiste in eterno: tutti coloro che vi si attengono, vivranno; ma quelli che l’abbandonano, periranno. Ritorna, Giacobbe, e affèrrati ad essa, cam­mina verso lo splendore davanti alla sua luce. Non dare ad altri la tua gloria, e i tuoi privilegi a una gente straniera. Beati noi, Israele: perché ciò che piace a Dio ci è stato fatto conoscere.
Apostolo.
Lettura dell’epistola di Paolo ai Galati (3,23-29).
Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo rinchiu­si sotto la custodia della Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Cosí la Legge è per noi come un pe­da­gogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giusti­ficati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo piú sot­to un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesú, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è piú né giudeo né greco; non c’è piú schiavo né libero; non c’è piú uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesú. E se appartenete a Cristo, allo­ra siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Luca (2,1-20).
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salí in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Ma­ria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nel piú alto dei cieli, pace sulla terra e per gli uomini benevolenza68.
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: Andiamo fino a Betlemme, ve­dia­mo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere. Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giusep­pe e il bambino che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dice­vano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditan­dole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quindi il lettore dice:
Benedetto il Signore Dio, benedetto il Signore di giorno in giorno; ci conduca a buon fine il Dio delle nostre salvezze: il nostro Dio è il Dio che salva.
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. (p. 31).
Kondákion. Tono 3.
Oggi la Vergine * viene nella grotta * per partorire ineffa­bilmente * il Verbo che è prima dei secoli. * Dan­za, terra tutta, * che sei stata resa capace di udire questo; * glo­ri­fica con gli angeli e i pastori * il Dio che è prima dei secoli˚, * che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.
Signore, pietà, 40 volte. Tu che in ogni tempo. Signore, pietà, 3 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú venerabile. Nel nome del Signore. Dio abbia pietà di noi. E la preghiera: Sovrano Iddio, Padre onnipotente (p. 125).
ORA SESTA
Si aggiunge anche l’Ora sesta, dicendo subito: Venite, ado­riamo, 3 volte.
Quindi i salmi.
Salmo 71
1. O Dio, dà al re il tuo giudizio, e la tua giustizia al fi­glio del re,
2. perché giudichi il tuo popolo con giustizia e i tuoi poveri con equità.
3. Ricevano i monti la pace per il tuo popolo, e le colline la giustizia.
4. Farà giustizia ai poveri del popolo, salverà i figli dei miseri e umilierà il calunniatore.
5. Rimarrà quanto il sole, e piú della luna, per tutte le generazioni.
6. Scenderà come pioggia sul vello e come goccia stillante sulla terra.
7. Sorgerà nei suoi giorni la giustizia e abbondanza di pace, finché non sia tolta la luna.
8. E dominerà da mare a mare e dal fiume fino ai confini del mondo.
9. Davanti a lui si prostreranno gli etiopi, e i suoi nemici leccheranno la polvere.
10. I re di Tarsis e le isole offriranno doni, i re degli arabi e di Saba porteranno doni;
11. e lo adoreranno tutti i re della terra, tutte le genti lo serviranno,
12. perché ha liberato il povero dal potente, e il misero che non aveva aiuto.
13. Risparmierà il povero e il misero e le anime dei miseri salverà.
14. Dall’usura e dall’ingiustizia redimerà le anime loro, e sarà prezioso il loro nome davanti a lui.
15. E vivrà, e gli sarà dato oro di Arabia; e sempre a suo riguardo pregheranno, tutto il giorno lo benediranno.
16. Ci sarà sostentamento nella terra fin sulle cime dei monti; sarà innalzato al di sopra del Libano il suo frutto; e fioriranno dalla città come erba della terra.
17. Sia benedetto il suo nome nei secoli, piú del sole rimarrà il suo nome; e saranno benedette in lui tutte le tribú della terra, tutte le genti lo diranno beato.
18. Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che solo opera meraviglie;
19. e benedetto il nome della sua gloria in eterno e nei secoli dei secoli, e sarà piena della sua gloria tutta la terra. Sia, sia.
Salmo 131
1. Ricòrdati, Signore, di Davide e di tutta la sua mitezza;
2. come giurò al Signore, fece voto al Dio di Giacobbe:
3. Non entrerò nella dimora della mia casa, non salirò sul giaciglio del mio letto,
4. non darò sonno ai miei occhi né alle mie palpebre assopimento, né riposo alle mie tempie,
5. finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Dio di Giacobbe.
6. Ecco, abbiamo udito che è in Efrata, l’abbiamo trovata nei campi boscosi.
7. Entriamo nei suoi tabernacoli, prostriamoci nel luogo dove si sono posati i suoi piedi.
8. Sorgi, Signore, verso il tuo riposo, tu e l’arca della tua santità.
9. I tuoi sacerdoti si rivestiranno di giustizia e i tuoi santi esulteranno.
10. Per amore di Davide tuo servo, non respingere il volto del tuo Cristo.
11. Ha giurato il Signore la verità a Davide e non l’an­nul­lerà: Del frutto del tuo seno porrò sul tuo trono.
12. Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza e queste mie testimonianze che insegnerò loro, anche i loro figli in eterno siederanno sul tuo trono.
13. Poiché il Signore ha eletto Sion, se l’è scelta per sua dimora:
14. Questo è il mio riposo nei secoli dei secoli, qui abiterò perché l’ho scelta.
15. La sua porta colmerò di benedizioni e i suoi poveri sazierò di pane.
16. I suoi sacerdoti rivestirò di salvezza, e i suoi santi esulteranno di grande gioia.
17. Là farò sorgere un corno per Davide, ho preparato una lampada al mio Cristo.
18. I suoi nemici rivestirò di vergogna, ma su di lui fiorirà la mia santità.
Salmo 90
Chi abita nell’aiuto dell’Altissimo (p. 127).
Gloria. Ora e sempre. Alleluia, 3 volte. Signore, pietà, 3 volte.
Poi Gloria, e il tropario. Tono 4.
Si faceva registrare un tempo Maria a Betlemme, * insie­- me all’anziano Giuseppe, * in quanto della stirpe di Davide˚, * mentre era incinta * per una con­ce­zione senza se­me. * Sopraggiuse il tempo del parto * e non vi era posto nel­­l’al­bergo: * ma quale piacevole palaz­zo, * si mostrava la grotta alla Regina˚. * Nasce Cristo, * per far risorgere la sua imma­gine˚ * un tempo caduta.
Ora e sempre. Theotokíon.
Poiché non osiamo neppure parlare * a motivo dei nostri molti peccati, * supplica tu colui che da te è nato, * o Vergine Madre-di-Dio. * Può molto la preghiera della Madre * per ren­dere benevolo il Sovrano. * Non disprez­zare, o venera­bilis­sima, * le suppliche dei peccatori, * perché è miseri­cor­dioso e può salvare, * colui che ha accettato di patire per noi.
Quindi i seguenti idiómela. Tono 1.
Venite, fedeli, eleviamoci divinamente * per contem­plare la divina discesa dall’alto * a Betlemme, verso di noi, visibilmente. * Con l’intelletto purificato, * con la nostra vi­­ta offriamo virtú * in luogo di unguento profumato, * predi­sponendo con fede l’avvento del Natale, * acclamando, di fronte a questi tesori spi­rituali: * Gloria a Dio nella Triade * nel piú alto dei cieli: * per lui è apparsa tra gli uomini la bene­vo­lenza˚, * perché egli riscatta Adamo dalla maledizione ance­strale˚, * nel suo amore per gli uomini.
Stico: Signore, ho udito il tuo annuncio e ho avuto timore; Signore, ho considerato le tue opere e sono stato colto da stupore.
Tono 4.
Ascolta, cielo, e porgi l’orecchio, o terra˚, * si scuotano le fondamenta, * le regioni sotterranee siano colte da tremore: * perché Dio, il Creatore, * ha rivestito una figura di carne; * co­lui che con mano forte ha plasmato il creato, * si mostra figlio di ciò che ha plasmato. * O profondità della ricchezza, * della sapienza e della scienza di Dio! * Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi * e ininvestigabili le sue vie˚!
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 1.
Venite, popoli portatori di Cristo, * contempliamo il pro­digio * che sbalordisce e trattiene ogni intelligenza, * e ado­rando piamente, inneggiamo con fede: * Oggi viene a Betlem­me la Vergine incinta, * per generare il Signore, * e accorrono i cori degli angeli. * Vedendo queste cose, * lo sposo Giuseppe esclamava: * Che è il mistero strano * che avviene in te, o Ver­gine? * E come puoi partorire, * o giovenca ignara di giogo?
Prokímenon. Tono pl. 4.
Dal seno prima della stella del mattino ti ho gene­ra­to; ha giurato il Signore e non si pentirà.
Stico: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia de­stra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Lettura della profezia di Isaia (7,10-16; 8,1-4.9s).
Il Signore parlò ancora ad Acaz (v. vespro, p. 1158).
Apostolo.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (1,10-2,3).
Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un man­tel­lo li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza?
Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con mag­giore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non an­dare fuori strada. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza cosí grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’ave­vano udita.
Vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Matteo (2,1-12).
Gesú nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni magi giunsero da oriente a Geru­salemme e domandavano: Dov’è il re dei giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella in oriente, e siamo venuti per adorarlo.
All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva na­scere il Messia. Gli risposero: A Betlemme di Giudea, perché cosí è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il piú piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: Andate e informatevi accura­tamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo. Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco, la stella che avevano visto in o­rien­te li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i lo­ro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertíti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Quindi il lettore dice:
Presto ci prevengano, Signore, le tue compassioni, per­ché ci siamo impoveriti all’estremo: aiutaci, o Dio Sal­vatore nostro per la gloria del tuo nome. Signore, liberaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome.
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro (p. 31).
Kondákion. Tono 3.
Oggi la Vergine * viene nella grotta * per partorire ineffa­bilmente * il Verbo che è prima dei secoli. * Danza, terra tutta, * che sei stata resa capace di udire questo; * glorifica con gli angeli e i pastori * il Dio che è prima dei secoli˚, * che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.
Signore, pietà, 40 volte. Tu che in ogni tempo. Signore, pietà, 3 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú venerabile. Nel nome del Signore. Dio abbia pietà di noi. E la preghiera: Dio e Signore delle schiere (p. 131).
ORA NONA
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Signore pietà, 12 volte. Venite, adoriamo, 3 volte.
Quindi i salmi.
Salmo 109
1. Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
2. Lo scettro della potenza ti manderà il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici.
3. Con te il principato nel giorno della tua potenza tra gli splendori dei tuoi santi; dal seno prima della stella del mattino ti ho generato.
4. Ha giurato il Signore e non si pentirà: Tu sei sa­cerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek.
5. Il Signore alla tua destra ha stritolato i re nel gior­no della sua ira.
6. Giudicherà tra le genti, accumulerà cadaveri, stritolerà le teste di molti sulla terra.
7. Dal torrente berrà sulla via, per questo alzerà il capo.
Salmo 110
1. Ti confesserò, Signore, con tutto il mio cuore nel consiglio dei retti e nell’assemblea.
2. Grandi le opere del Signore, scelte per tutto ciò che egli vuole.
3. Confessione e magnificenza l’opera sua, e la sua giustizia rimane nei secoli dei secoli.
4. Si è fatto un memoriale delle sue meraviglie: miseri­cordioso e pietoso è il Signore;
5. ha dato cibo a quelli che lo temono: si ricorderà in e­terno della sua alleanza.
6. Ha annunciato al suo popolo la forza delle sue opere, per dare loro l’eredità delle genti.
7. Le opere delle sue mani, verità e giudizio; fedeli tutti i suoi comandamenti,
8. ben saldi nei secoli dei secoli, fatti con verità e rettitudine.
9. Redenzione ha mandato al popolo suo, ha disposto in eterno la sua alleanza:
Santo e terribile il suo nome.
10. Principio della sapienza è il timore del Signore, e hanno buon intelletto quelli che la praticano.
La sua lode rimane nei secoli dei secoli.
Salmo 85
Piega, Signore, il tuo orecchio (p. 134).
Gloria. Ora e sempre. Alleluia, 3 volte. Signore, pietà, 3 volte.
Poi Gloria, e il tropario. Tono 4.
Si faceva registrare un tempo Maria a Betlemme, *insieme all’anziano Giuseppe, * in quanto della stirpe di Davide˚, * mentre era incinta * per una con­cezione senza seme. * Sopraggiuse il tempo del parto * e non vi era posto nel­l’al­bergo: * ma quale piacevole pa­lazzo, * si mostrava la grotta alla Regina˚. * Nasce Cri­sto, * per far risorgere la sua imma­gine˚ * un tempo caduta.
Ora e sempre. Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spoglia­to la morte, * e come Dio hai mani­festato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e sal­va, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.
Quindi i seguenti idiómela. Tono grave.
Stupiva Erode, * vedendo la pietà dei magi; * e vinto dal furore, * si informava sul tempo intercorso * dalla nascita del bambino˚. * Le madri furono private dei figli, * e l’a­­cerba età infantile * fu crudelmente falciata˚: * le mam­mel­le si disseccarono * e si serrarono i condotti del latte. * Gran­de fu la sciagura! * Perciò, o fedeli, piamente riuniti, * vene­ria­mo la Natività di Cristo.
Stico: Dio verrà da Teman, il Santo dal boscoso monte adombrato.
Tono 2.
O Vergine, quando Giuseppe * saliva verso Betlemme ferito dal dolore, * tu gli dicevi: * Perché, vedendomi incinta, * sei cupo e turbato, * ignorando del tutto il tremendo mistero che mi riguarda? * Deponi ormai ogni timore, e considera il prodigio: * Dio, nella sua misericordia, * discende sulla terra, nel mio grembo, * e qui ha preso carne: * una volta nato lo ve­drai, * secondo il suo be­ne­placito, * e pieno di gioia lo adorerai * co­me tuo Creatore: * lui, che gli angeli senza sosta * cantano e glorificano, * col Padre e il santo Spirito.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 2.
Va notato che il seguente idiómelon viene prima letto piamente e in canto dal canonarca al centro della navata, e poi cantato con melodia piú sviluppata dai due cori.
Oggi nasce dalla Vergine * colui che tiene in sua mano * tutta la creazione (3 volte). * È avvolto in povere fasce come un mortale, * colui che è per essenza intoccabile. * Viene deposto in una mangiatoia, * il Dio che in principio ha fissato i cieli˚. * Si nutre di latte dalle mammelle, * colui che nel deserto * ha fatto piovere man­na per il popolo˚. * Invita i magi * lo sposo della Chiesa. * Prende i loro doni * il Figlio del­­la Vergine. * Noi adoria­mo, o Cristo, la tua nascita (3 volte). * Facci vedere anche la tua divina teofania.
Prokímenon. Tono 4.
Madre Sion, dirà l’uomo: e l’uomo è nato in lei.
Stico: Le sue fondamenta sono sui monti santi.
Lettura della profezia di Isaia (9,5s).
Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Il suo potere è sulla sua spalla, e si chiamerà angelo del gran consiglio, consigliere mirabile, Dio forte, padrone, prin­cipe di pace, padre del secolo futuro: porterà infatti pace sui principi, e a lui salute. Grande è il suo potere e la sua pace non ha confine, sul trono di Davide e sul suo regno, per raddriz­zarlo e soccorrerlo con giudizio e giustizia, da ora e in eterno. Lo zelo del Signore sabaoth farà questo.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (2,11-18).
Fratelli, colui che santifica e coloro che sono santifi­cati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi; e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccoci, io e i figli che Dio mi ha dato. Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare cosí quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitú per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacer­dote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i pec­cati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Matteo (2,13-23).
I magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo. Giuseppe destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggí in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.
Erode, accortosi che i magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giú, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai magi. Allora si adempí quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono piú.
Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: Àlzati, prendi con te il bam­bino e sua madre e va’ nel paese d’Israele, perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino. Egli, alza­tosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d’Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Ar­che­lao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Av­vertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea, e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai pro­feti: Sarà chiamato Nazareno.
Quindi il lettore dice:
Non consegnarci del tutto [al nemico], per amore del tuo santo nome; non sciogliere la tua alleanza, e non distogliere da noi la tua misericordia, per Abramo tuo diletto, per Isacco tuo servo, e per Israele tuo santo.
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. (p. 31).
Kondákion. Tono 3.
Oggi la Vergine * viene nella grotta * per partorire ineffa­bilmente * il Verbo che è prima dei secoli. * Danza, terra tutta, * che sei stata resa capace di udire questo; * glorifica con gli angeli e i pastori * il Dio che è prima dei secoli˚, * che ha voluto mostrarsi come bimbo appena nato.
Signore, pietà, 40 volte. Tu che in ogni tempo. Signore, pietà, 3 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú venerabile. Nel nome del Signore. Dio abbia pietà di noi. E la preghiera: Sovrano, Signore Gesú Cristo (p. 138).(Anthologhion, Ed. Lipa)

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