lunedì 16 gennaio 2012

17 GENNAIO 2012
Memoria del nostro santo padre teòforo Antonio il grande (356).
GRANDE VESPRO
Si salmeggia la prima stasi di Beato l’uomo (ss. 1-3), col tono pl. 4. Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia.
Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.Tu che sei stato illuminato dai raggi dello Spirito, * quando la divina passione ti ha infiammato * e ha dato ali alla tua anima per desiderarla, * essa che realmente è l’apice dell’amore, * allora non hai fatto alcun conto della carne e del sangue * e sei uscito dal mondo, * a quella ade­ren­do con grande ascesi ed esichia. * Sei stato cosí colmato dei beni superni, * come avevi desiderato, * e sei divenuto risplen­dente, * rischiarando, o Antonio, come una stella, * le anime nostre. 2 volte.
Tu che con la grazia del divino Spirito, * hai spezzato gli archi e i dardi dei demoni, * e con divini insegnamenti * a tutti hai reso note * la loro malizia e le loro insidie, * risplendendo dei divini fulgori * sei divenuto luminare chiarissimo dei monaci, * primo ordinatore del deserto, * espertissimo e ve­nerabile medico per i malati, * e modello archetipo del vivere virtuoso, * o padre Antonio. 2 volte.
O tu che sei stato colmato di divini carismi: * Cristo, trovandoti quale specchio senza macchia * di divini riflessi, o padre, * ha proiettato su di te i fulgidi bagliori * della propria luce; * sei cosí apparso * generosa fonte di guarigioni, * cibo degli affamati, * ristoratore, con grandi piogge, * della brama degli assetati, * mentre, vedendo le disposizioni delle anime, * sapientemente le rendevi migliori per Dio * con la tua parola: * supplicalo dunque di salvare e illuminare * le anime nostre.
O angelo terrestre, * puro nell’anima e nel cuore, * uomo celeste, * maestro di verginità, * rigorosa norma di continenza, * o Antonio: * unito al tuo Sovrano, * e a lui offrendo la dos­sologia perenne, * o beato, * insieme agli angeli, * a tutti i santi e ai martiri, * libera sempre da gravi pericoli e cadute * quanti celebrano la tua sacra memoria.
Gloria. Tono pl. 2. Del Siceota.
Custodita illesa in te l’immagine di Dio * e reso l’intelletto signore delle funeste passioni, * mediante l’ascesi, * hai rag­giunto per quanto possibile la somi­glianza˚: * poiché, facendo coraggiosamente violenza alla natura, * ti sei studiato di sot­tomettere * ciò che è inferiore a ciò che è superiore, * e di as­sog­gettare la carne allo spirito. * Sei cosí divenuto eccelso fra i monaci, * colonizzatore del deserto, * allenatore di quelli che com­piono bene la corsa, * rigorosissimo canone di virtú. * E ora nei cieli, * venuti meno ormai gli specchi˚, * contempli puramente, o Antonio, * la santa Triade, * intercedendo senza veli * per quanti ti onorano * con fede e amore.
Ora e sempre. Theotokíon.
Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa˚? * Chi non ce­lebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffa­bilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, * non diviso in dualità di per­sone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature, senza con­fusione72. * Imploralo, augusta beatissima, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture (v. 5 dicembre, pp. 1009).
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci, principe degli asceti, * divenuto anche invin­- cibile difensore: * tu infatti, estirpando le radici delle passioni, * e sostenendo valorosamente gli attacchi dei demoni, * hai trionfato della loro impotenza * e della loro se­duzione che uccide le anime, * e hai mostrato l’efficacia della croce del Salvatore * e la sua potenza invincibile: * di essa cinto, * hai vinto tutti coloro che negano * la divina mani­festazione di Cristo nella carne. * Supplicalo dunque * di do­nare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
Sei divenuto luminosa colonna * eretta con le virtú * e nube che dà ombra a chi è nel deserto˚, * guidando dalla terra al cielo * coloro che guardano a Dio, * e squarciando il mare delle passioni * col bastone della croce˚; * messo in fuga l’Amalek spirituale˚, * hai trovato senza impe­di­mento, * o beato in Dio, * la via per salire al cielo * e l’ere­dità immacolata, * e stai ora pieno di gioia, insieme agli incorporei, * presso il trono di Cristo: * supplicalo dunque di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.
Gioisci, o Antonio, * che ti trattieni con i cori angelici * nel piú alto dei cieli: * sulla terra, infatti, o padre, * hai vissuto la loro vita, * esercitandoti con verità nella virtú, * e ti sei mo­strato purissimo specchio senza macchia * che riceve i bagliori irradianti * dello Spirito santo, * o felicissimo. * Cosí, illumi­nato, tu vedevi le cose future, * tutto predicendo * perché istruito dalla divina illu­minazione di Cristo: * supplicalo dun­que di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 4. Del Siceota.
Noi, folle di monaci, * ti onoriamo come guida, * padre nostro Antonio, * perché grazie a te abbiamo imparato * a camminare per la via veramente retta. * Beato sei tu che hai servito Cristo * e hai trionfato della potenza del nemico˚, * o com­pagno degli angeli, * familiare di Paolo di Tebe: * insieme a loro intercedi presso il Signore, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.
Vergine senza nozze, * che hai ineffabilmente con­cepito Dio nella carne, * Madre del Dio altissimo, * ricevi le in­vo­ca­zioni dei tuoi servi, * o tutta immacolata: * tu che a tutti pro­curi la purificazione delle colpe, * implora per la salvezza di noi tutti, * accettando ora le nostre suppliche.
Apolytíkion. Tono 4.
Imitando con i tuoi costumi * lo zelo di Elia˚, * seguendo il battista su retti sentieri˚, * o padre Antonio, * sei divenuto colonizzatore del deserto, * e hai rafforzato tutta la terra * con le tue preghiere. * Intercedi dunque presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.
Il mistero nascosto dall’eternità * e ignoto agli angeli, * è stato rivelato grazie a te˚, * Madre-di-Dio, * agli abitanti della terra: * Dio incarnato, in unione senza confusione73, * Dio che per noi * ha volontariamente accettato la croce˚, * e risu­sci­tando con essa il primo uomo creato, * ha salvato dalla morte le anime nostre.

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