martedì 24 gennaio 2012

25 GENNAIO 2012
Memoria del nostro santo padre Gregorio il teologo, arcivescovo di Costantinopoli (389 o 390).
GRANDE VESPRO
La prima stasi di Beato l’uomo (ss. 1-3). Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá prosómia da ripetere due volte.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Padre Gregorio, * la pietra del sepolcro, * apportatrice di oblio, * non ha ricoperto le tue labbra: * tu sei divenuto infatti bocca della teologia, * perché anche ora esponi a tutta la terra * le dottrine della pietà. * Supplica dunque perché sia­no donate alle anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Padre Gregorio, * ti sei sapientemente distolto * dall’ostilità e insidiosità della carne: * salito sulla qua­dri­ga delle virtú * che corre al cielo, * te ne sei volato verso la bellezza ineffabile: * di essa saziandoti, * tu ora elargisci alle anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Padre Gregorio, * sei divenuto per grazia * fedele media­tore tra Dio e gli uomini; * e ora, rendendoci propizio Cristo * con le tue preghiere franche, * non cessare di intercedere presso il Signore, * o santo, * perché doni alle anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 4.
La tua lingua vigile nell’insegnamento, * risuonando all’orecchio dei cuori, * risveglia le anime dei noncuranti, * e con parole divinamente ispirate, * diventa scala che porta a Dio * gli abitanti della terra. * Perciò, Gregorio teologo, * non cessare di intercedere presso Cristo * perché siano salvate dai pericoli * le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.
Il Re dei cieli, * nel suo amore per noi, * è apparso sulla terra e ha vissuto con gli uomini˚: * assunta la carne da Ver­gine pura, * e da lei procedendo dopo averla assunta, * uno solo è il Figlio, * duplice nella natura, * ma non nel­l’ipòstasi; * proclamandolo dunque * realmente Dio per­fetto e uomo perfetto, * noi confessiamo Cristo Dio no­stro82. * E tu suppli­calo, * o Madre senza nozze, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro dei Proverbi.
Del giusto si fa memoria tra le lodi (pp. 890-891).
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (4,7-15)
Il giusto, quand’anche giunga a morire (p. 541).
Lettura del libro della Sapienza di Salomone
La bocca del giusto stilla sapienza, e le labbra degli uomini conoscono le grazie (pp. 891-892).
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci, fonte di teologia * e dimora di eccelsa contem­-plazione: * tu hai infatti scrutato, o padre, * il superno abisso con pio pensiero, * a tutti hai chiarito come vi sia in tre soli * un’unica fusione di luce * che si unifica nella medesima Divinità, * triplicandosi nelle auguste Ipòstasi; * e con purezza di vita e splendore di parola, * hai insegnato a venerare la santissima Triade, * o uomo da Dio ispirato. * Implora che da essa sia mandata sulle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: La mia bocca parlerà sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza.
Col fulgore della tua teologia, * hai dissipato l’oscurità delle eresie: * tu infatti, o teologo, * pervenuto con pio pen­siero e divino sentire * alla fonte dei fulgori, * hai speri­mentato i bagliori che di là scaturiscono; * avendo reso il tuo intelletto lucido come specchio, * hai accolto, o padre, * in tutta chiarezza * la triplice luce indivisa della divinità, * e hai largamente ricevuto * l’unico splendore; * supplica dunque la Triade, * perché sia data alle anime nostre * la grande mise­ricordia˚.
Stico: La bocca del giusto mediterà la sapienza, e la sua lin­gua parlerà del giudizio.
Giosci, fiume di Dio, * sempre pieno delle acque della grazia, * che rallegri tutta la città * del Cristo Re˚ * con parole e insegnamenti divini; * torrente di delizie, oceano inesa­u­ribile˚; * rigoroso custode legittimo dei dogmi; * arden­tis­simo difensore della Triade; * strumento dello Spirito; * vigile intelletto; * lingua armoniosa * che spiega le profondità delle Scritture. * Implora ora Cristo * perché doni alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 4.
Coltivando tramite la tua lingua, * o Gregorio, * i cuori dei fedeli, * hai fatto germogliare in essi per Dio * frutti sempre freschi di pietà, * recidendo alla radice * le spine delle eresie, * e adornando i pensieri di purezza. * Accogliendo dunque le nostre lodi, * o divina lira, * occhio vigile, * pastore dei pastori, * cacciatore dei lupi, * con insistenza intercedi presso il Verbo, * o teologo, * per le anime nostre.
Ora e sempre.
Theotokíon. Come vi chiameremo, o santi?
O Sovrana, soccorso di tutti, * manda, o Vergine, su di me, * incalzato dagli orrori della tenebra, * continuamente sommerso dai marosi della vita, * una stilla della tua misericordia, * offrimi l’aiuto della tua mano, * e fammi degno della parte degli eletti e dei giusti, * perché tu hai generato l’abisso della misericordia, * o pura.
Apolytíkion. Tono 1.
Il flauto pastorale della tua teologia * ha vinto le trombe dei retori: * poiché a te, * che avevi scrutato le profondità dello Spirito˚, * è stata aggiunta anche la bellezza dell’e­spres­sione. * Intercedi dunque presso il Cristo Dio, * o padre Gre­gorio, * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.
Gabriele ti recò il saluto ‘Gioisci’, o Vergine˚, * e a quella voce il Sovrano dell’universo * si incarnò in te, arca santa, * come ti chiamò il giusto Davide˚. * Sei divenuta piú ampia dei cieli, * perché hai portato il tuo Creatore. * Gloria a colui che ha dimorato in te, * gloria a colui che è uscito da te, * gloria a colui che per il tuo parto * ci ha liberati.

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