sabato 17 marzo 2012

DOMENICA DELLA QUARTA SETTIMANA

SABATO — VESPRO
Ufficio del vespro delle domeniche,
p. 154.
Dopo il salmo introduttivo e la consueta sticologia, al Signore, ho gridato, 10 stichi, con 6 stichirá anástasi­ma dall’októichos e i 3 seguenti prosómia del santo, ripetendo il primo.
Stichirá prosómia. Tono pl. 4. O straordinario prodigio!
Santo padre Giovanni, * davvero tu avevi sempre in bocca le esaltazioni di Dio°, * meditando le parole ispirate di Dio * soprattutto in vista della pratica delle virtú, o sapientissimo, * e ti sei arricchito della grazia che ne scaturisce, * divenendo beato, * abbattendo i consigli di tutta tutti gli empi.
O glorioso padre Giovanni, * purificando l’anima alle fonti delle lacrime, * e rendendoti propizio Dio * con veglie di intere notti in piedi, * ti sei levato in volo, o beato, * verso il suo amore e la sua bellezza, * di cui ora giustamente godi senza fine, * nel gaudio, * insieme ai tuoi compagni di lotta, * o santo sapiente in Dio.
Santo padre Giovanni, * poiché avevi levato in volo l’intel­letto verso Dio, * tramite la fede, * hai detestato l’inquieta confusio­ne mondana, * e, presa la tua croce, * hai seguito colui che tutto vede, * assoggettando alla ragione, * per la forza del divino Spirito, * il corpo riluttante alle regole dell’ascesi.
Gloria. Tono pl. 1.
Padre santo, * udita la voce del vangelo del Signore, * hai abbandonato il mondo, la ricchezza e la gloria, * senza far conto di nulla; * perciò a tutti gridavi: * Amate Dio, e troverete eterna grazia; * non anteponete nulla al suo amore, * affinché quando verrà nella sua gloria°, * possiate trovare riposo insieme a tutti i santi. * E per la loro intercessione, o Cristo, * custodisci e salva le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon, il primo del tono. Ingresso. Luce gioiosa. Prokímenon.
Allo stico, gli apósticha dall’októichos.
Gloria, del santo. Idiómelon. Tono 2.
Onoriamo Giovanni, * angelo sulla terra * e uomo di Dio nei cieli, * decoro del mondo, * delizia di beni e di virtú, * vanto degli asceti: * piantato infatti nella casa di Dio, * è fiorito al modo dei giusti, * e come cedro nel deserto° * ha moltiplicato i greggi delle pecore razionali di Cristo, * in santità e giustizia°.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
O meraviglia nuova * che supera tutte le meraviglie antiche! * Chi mai ha conosciuto una madre * che senza conoscer uomo ha partorito * e che tiene tra le braccia * colui che abbraccia tutto il creato? * Volere di Dio è questo parto. * Non cessare di scongiurare per quelli che ti onorano * colui che come bimbo con le tue braccia hai portato ­* e che tratti con fami­gliarità di madre, * o pura, * affinché abbia pietà delle anime nostre * e le salvi.
Apolytíkion anastásimon, e del santo. Tono 1.
Cittadino del deserto, * angelo in un corpo * e tauma­ turgo ti sei mostrato, * Giovanni, padre nostro. * Con digiuno, veglia e pre­ghiera * hai ricevuto celesti carismi * e guarisci i malati * e le anime di quanti a te accor­ro­no con fede. * Gloria a colui che ti ha dato forza; * gloria a colui che ti ha incoronato; * glo­ria a colui che per mezzo tuo * opera guarigioni in tutti.
Un altro. Tono pl. 4.
Con lo scorrere delle tue lacrime, * hai reso fertile la sterilità del deserto; * e con gemiti dal profondo, * hai fatto fruttare al centuplo le tue fatiche°, * e sei divenu­to un astro * che risplende su tutta la terra per i prodi­gi, * o santo padre nostro Giovanni. * Intercedi presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon e congedo.

Nessun commento:

Posta un commento