venerdì 23 marzo 2012


Sabato 24 Marzo 2012Oggi ricorre anche:
Proeortia dell'Annunciazione alla Ss.ma Madre di Dio
Si fa memoria:
Sabato dell'Inno Akatistos
Nell'anno 626, Persiani, Avari e Slavi assediarono la città imperiale di Costantinopoli, mentre l'imperatore Eraclio e il corpo principale dell'esercito bizantino erano in Oriente. Le navi nemiche avevano occupato il Corno d'Oro e sulla terra gli avversari erano pronti per l'attacco con fanti, cavalli e macchine da guerra. Anche se i cittadini cercavano coraggiosamente di resistere, erano pochi e incapaci di respingere l'attacco di un tale grande esercito. Non restava altro che sperare nella protezione della Theotòkos, la Madre di Dio.
All'improvviso una tempesta violenta si abbatté sulle navi nemiche facendole affondare e le truppe di terra degli invasori furono scacciate dal quartiere di Blacherne dove si trovava la famosa Chiesa della Theotòkos. Prendendo coraggio da questo evento miracoloso la gente uscì dalla città e respinse le forze rimanenti, che fuggirono per la paura. Nel 673, la città fu miracolosamente liberata ancora una volta da una invasione degli Arabi. Poi, nel 717-718, guidati dal generale saraceno Maslamah, la flotta araba assediò nuovamente la città. La superiorità numerica del nemico fu così travolgente che la caduta della città imperiale sembrava imminente. Ma la Madre di Dio, insieme a una moltitudine di schiere angeliche, apparve all'improvviso sopra le mura della città. Le forze nemiche fuggirono gettate nel panico da quell'apparizione. Poco dopo la flotta araba fu completamente distrutta da una terribile tempesta nel mar Egeo, alla vigilia dell'Annunciazione, il 24 marzo 718.
Da allora venne istituita una speciale “festa della vittoria e del ringraziamento” per celebrare e commemorare queste liberazioni ad opera della Madre di Dio e l'Inno Akatistos, per la sua magnificenza, ne detiene il posto d'onore. Sembra che anche prima degli assalti nemici narrati, l'Akatistos fosse già in uso come servizio previsto per la festa dell'Annunciazione, insieme con il kontakion, “Quando l'angelo seppe l'arcana missione...”, che ha come tema l'Annunciazione. Ed è stato solo in occasione del grande miracolo del 718 che l'inno “A te che, qual condottiera…” è stato composto, molto probabilmente da San Germano, Patriarca di Costantinopoli.
Gli storici hanno attribuito l'Inno Akatistos a diversi autori: a Sergio, patriarca di Costantinopoli (638), a san Giorgio il Confessore, vescovo di Pisidia (818), o anche a san Fozio il Grande (891), tutti vissuti durante o dopo gli assedi narrati. Tuttavia, sembra più probabile dal suo linguaggio, dai contenuti e dallo stile che il vero compositore dell’inno Akatistos sia san Romano il Melode (VI sec.).

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