domenica 1 aprile 2012

SANTO E GRANDE LUNEDÍ
ORTHROS
Mattutino
Dopo il Benedetto..., Gloria a te, Dio nostro, gloria a te. Re celeste. Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Poiché tuoi sono. Signore, pietà, 12 volte. Gloria. Ora e sempre. Venite, adoriamo. Quindi i salmi 19 e 20, i tropari: Salva, Signore... e il resto dell’órthros, come nell’orológhion, Ufficio dell’órthros della santa e grande quaresima, p. 89.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Poi il piccolo con gli stichi che si cantano in forma semplice, ma con il tono del grande alleluia:
Stico 1.: Dal primo albeggiare a te si volge il mio spirito, o Dio, perché sono luce i tuoi precetti sulla terra.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Stico 2.: Imparate la giustizia, voi che abitate la terra.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Stico 3.: La gelosia afferrerà un popolo privo di istruzione, perciò il fuoco divorerà gli avversari.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Stico 4.: Aggiungi loro mali, Signore, aggiungi mali ai gloriosi della terra.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Quindi il seguente tropario mesonyktikón, 2 volte lentamente e 1 volta in forma semplice. Tono pl. 4.
Ecco lo Sposo viene nel mezzo della notte˚: * beato quel servo che troverà vigilante˚, * indegno quel servo che troverà trascurato. * Bada dunque, anima mia, * di non lasciarti prendere dal sonno * per non essere consegnata alla morte˚ * e chiusa fuori dal regno˚. * Ritorna dunque in te stessa e grida: * Santo, santo, santo tu sei, o Dio˚: * per l’intercessione degli incorporei, * abbi pietà di noi.

Al termine del secondo, si aggiunge la specificazione del santo o dei santi ai quali la chiesa è dedicata, nel modo seguente:...santo, santo, santo tu sei, o Dio: * per l’intercessione di san N. (o dei santi NN.), * abbi pietà di noi.
E al terzo: ...santo, santo, santo tu sei, o Dio: * per l’intercessione della Madre-di-Dio * abbi pietà di noi.
Il diacono, o il sacerdote in mancanza di un diacono:
Ancora e ancora. Soccorrici. Facendo memoria. Ekfónisis: Poiché tua è la forza...
Quindi, prima il salterio e di seguito, lentamente, i 3 kathísmata.
Káthisma. Tono 1. I soldati a guardia della tua tomba.
Il giorno presente fa sorgere sul mondo, * quali luci di salvezza, * gli augusti patimenti: * Cristo infatti, per sua bontà * si affretta verso la passione. * Egli che tiene in mano l’universo * accetta di essere appeso al legno * per salvare l’uomo.
Kathísma. Stessa melodia.
O Giudice invisibile, * ti sei mostrato nella carne * e sei venuto per essere giudicato da uomini iniqui, * condannando con la tua passione la nostra condanna!˚ * E noi ti celebriamo, * concordi lodiamo, magnifichiamo e glorifichiamo, o Verbo, * il tuo potere.

Il giorno presente fa risplendere * le primizie dei patimenti del Signore. * Venite dunque, amici della festa, andiamole incontro con canti. * Il Creatore viene per prender su di sé * la croce, gli interrogatori, i flagelli * e il giudizio di Pilato; * anche schiaffeggiato sulla guancia da uno schiavo˚, * tutto sopporta per salvare l’uomo. * E noi dunque gridiamo: * O Cristo Dio amico degli uomini, * dona la remissione delle colpe * a noi che adoriamo con fede * i tuoi immacolati patimenti.

Subito dopo il sacerdote dice: Perché siamo fatti degni di ascoltare il santo vangelo,  supplichiamo il Signore, Dio nostro.
Coro: Signore, pietà. 3 volte.
Sacerdote: Sapienza! In piedi ascoltiamo il santo vangelo. Pace a tutti.
Coro: E al tuo spirito.
Sacerdote: Lettura del santo vangelo secondo Matteo (21, 18-43).
Coro: Gloria a te, Signore, gloria a te.
Sacerdote: Stiamo attenti. Quindi legge il vangelo. In quel tempo, mentre rientrava in città, Gesú ebbe fame. Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: Non nasca mai piú frutto da te. E subito quel fico si seccò. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: Come mai il fico si è seccato immediatamente? Rispose Gesú: In verità vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Lèvati di lí e gèttati nel mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete.
Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità? Gesú rispose: Vi farò anch’io una domanda e se voi mi ¬rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini? Ed essi riflettevano tra sé dicendo: Se diciamo: ‘dal cielo’, ci risponderà: ‘perché dunque non gli avete creduto?’; se diciamo ‘dagli uomini’, abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta. Rispondendo perciò a Gesú, dissero: Non lo sappiamo. Allora anch’egli disse loro: Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose. Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sí, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre? Dicono: L’ultimo. E Gesú disse loro: In verità vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli. Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruí una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi piú numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli? Gli rispondono: Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo. E Gesú disse loro: Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri? Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.

Coro: Gloria a te, Signore, gloria a te.

Poi il salmo 50 e i seguenti triódia.
Triódion con l’acrostico: Per il lunedí.
Poema di Cosma monaco. Tono 2.
Ode 1.: Cantico di Mosè. Irmós.Cantiamo al Signore che col suo divino comando * ha prosciugato l’inaccessibile mare tempestoso * e attraverso di esso ha guidato a piedi il popolo d’Israele: * gloriosamente egli si è reso glorioso!˚ 2 volte.

Gloria.L’ineffabile discesa del Verbo di Dio, * cioè il Cristo stesso, Dio e uomo, * mostra ai discepoli che egli, nel prendere forma di servo, * non ha considerato preda gelosa il suo essere Dio˚: * gloriosamente infatti egli si è reso glorioso˚.
Ora e sempre.Sono venuto per servire Adamo divenuto povero˚, * della cui forma volontariamente mi sono rivestito, * io, il Creatore, ricco per la divinità˚; * sono venuto per immolarmi in suo riscatto˚, * io, impassibile per la divinità.
Katavasía. Cantiamo al Signore.
Il diacono o il sacerdote: Ancora e ancora, in pace, preghiamo il Signore.
Coro: Signore, pietà.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Coro: Signore, pietà.
Facendo memoria della tutta santa, immacolata, piú che benedetta, gloriosa Sovrana nostra, la Madre-di-Dio e sempre Vergine Maria, insieme a tutti i santi, affidiamo noi stes¬si, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Coro: A te, Signore.
Ekfónisis: Poiché tu sei il nostro Dio e a te rendiamo gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Kondákion. Tono pl. 4. Quali primizie della natura.Piangeva Giacobbe la perdita di Giuseppe˚, * mentre
quel forte sedeva sul cocchio, * onorato come re˚: * non essendosi reso schiavo * delle voglie dell’egiziana˚, * era stato in cambio glorificato * da colui che vede i cuori degli uomini * e assegna la corona incorruttibile˚.
Ikos. Tu solo sei immortale.Aggiungiamo ora lamento a lamento * e versiamo lacrime, * battendoci il petto insieme a Giacobbe * per il celebrato e casto Giuseppe: * egli è stato fatto schiavo nel corpo˚, * ma ha preservato l’anima dalla schiavitú * ed è divenuto signore di tutto l’Egitto. * Dio dona infatti ai suoi servi una corona incorruttibile˚.

Sinassario del minéo, poi la seguente memoria.Il santo e grande lunedí si fa memoria del beato e ottimo Giuseppe, e del fico maledetto dal Signore e inaridito.
Stichi per l’ottimo Giuseppe.
Il casto Giuseppe divenne giusto governatore e dispensatore di grano: oh, cumulo di beni!
Altri, per il fico inaridito.Rappresentando nel fico la sinagoga degli ebrei,priva di frutti spirituali, Cristo con la sua maledizione lo fa inaridire.
Fuggiamo il male del fico!
Per l’intercessione dell’ottimo Giuseppe, o Cristo Dio, abbi pietà di noi. Amen.
Ode 8.: Cantico delle creature. Irmós.
Il fuoco indomabile, * alimentato da un’enormità di combustibile, * fremette e si ritrasse * di fronte al corpo, immacolato come l’anima, * dei limpidi fanciulli, * estinta cosí la fiamma sempre viva, * si intonava l’inno perenne: * Celebrate, opere tutte, il Signore, * e sovresaltatelo per tutti i secoli˚. 2 volte.
Benediciamo il Signore, Padre, Figlio e Spirito santo.
Tutti vi riconosceranno per miei discepoli * se osserverete i miei comandamenti˚, * dice il Salvatore agli amici, * andando verso la passione. * Abbiate pace in voi e con tutti˚, * e nutrite pensieri umili per essere innalzati˚. * Riconoscendo in me il Signore, * celebratemi e sovresaltatemi per tutti i secoli˚.
Ora e sempre.
Il vostro potere sui fratelli * sia il contrario di quello delle genti˚, * perché non è mia eredità la tirannide, ma la libera volontà. * Chi dunque tra voi vuole essere l’eletto, * sia l’ultimo di tutti˚. * Riconoscendo in me il Signore, * celebratemi e sovresaltatemi per tutti i secoli˚.
Lodiamo, benediciamo e adoriamo il Signore.
Katavasía. Il fuoco indomabile.
Diacono o sacerdote: Magnifichiamo la Madre-di-Dio e Madre della luce, onorandola con inni.
Ode 9.: Cantico della Madre-di-Dio e di Zaccaria.
Hai esaltato, o Cristo, * la Madre-di-Dio che ti ha generato: * da essa tu, o Creatore, * hai assunto un corpo passibile come il nostro, * a riscatto delle nostre colpe. * Proclamando lei beata, tutte le generazioni magnificano te˚. 2 volte.
Gloria. Deponendo ogni bruttura di passione, * fate vostro un saggio pensare, degno del regno di Dio˚, * dicesti un tempo ai tuoi apostoli, * o sapienza di tutti; * sarete cosí glorificati, risplendendo piú luminosi del sole˚.
Ora e sempre.Guardate a me, * hai detto, Signore, ai tuoi discepoli, * e non pensate cose alte˚, * ma lasciatevi attrarre da quelle umili˚; * bevete il calice che io bevo˚, * per essere con me glorificati nel regno del Padre mio˚.
Katavasía. Hai esaltato, o Cristo.
Piccola colletta: Ancora e ancora. Soccorrici. Facendo memoria.
E l’ekfónisis: Poiché te lodano tutte le schiere dei cieli˚, e a te noi rendiamo gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Si canta per 3 volte l’exapostilárion idiómelon, lentamente. Tono 3. Vedo, o mio Salvatore, * il tuo talamo adorno, * e non ho la veste per entrarvi˚: * fa’ risplendere la veste dell’anima mia, * o datore di luce, * e salvami.
Lodi. Tono 1.
Tutto ciò che respira lodi il Signore.
1. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nel piú alto dei cieli. A te si addice l’inno, o Dio.
2. Lodatelo voi tutti, angeli suoi, lodatelo voi tutte sue schiere. A te si addice l’inno, o Dio.
Alle lodi, 4 stichi con i seguenti stichirá idiómela, ripetuti 2 volte.
Stico 1.: Lodatelo per le sue opere potenti, lodatelo secondo l’immensità della sua grandezza.
Tono 1.Venendo il Signore alla passione volontaria˚, * diceva agli apostoli per via: * Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, * e il Figlio dell’uomo sarà consegnato, * come di lui sta scritto˚. * Su dunque, saliamo anche noi con lui˚ * con le menti purificate, * lasciamoci crocifiggere con lui, * e per lui moriamo ai piaceri della vita, * per vivere con lui e udirlo esclamare: * Non salgo piú alla Gerusalemme terrestre per patire, * ma salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro˚, * e con me vi innalzerò alla superna Gerusalemme, nel regno dei cieli˚.
Stico 2.: Lodatelo al suono della tromba, lodatelo con l’arpa e la cetra.
Lo stesso idiómelon.
Stico 3.: Lodatelo col timpano e con la danza, lodatelo sulle corde e sul flauto.
Tono pl. 1. Giunti, o fedeli, alla salvifica passione del Cristo Dio, * glorifichiamo la sua ineffabile magnanimità * affinché nella sua compassione * faccia risorgere con lui anche noi, morti per il peccato: * perché è buono e amico degli uomini.
Stico 4.: Lodatelo con cembali armoniosi, lodatelo con cembali acclamanti. Tutto ciò che respira lodi il Signore.
Lo stesso idiómelon.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 1.Venendo, o Signore, alla passione, * per sostenere i tuoi discepoli, * prendendoli da parte dicevi: * Non ricordate dunque le parole * che vi ho detto un tempo? * Come stia scritto che nessun profeta può essere ucciso * se non in Gerusalemme? * È giunto ora il tempo di cui vi avevo detto: * ecco infatti che io sto per essere consegnato * nelle mani dei peccatori per esserne schernito˚: * essi mi configgeranno alla croce, mi deporranno in una tomba, * e mi considereranno come un cadavere abominevole˚. * E tuttavia abbiate coraggio˚, * perché risorgerò il terzo giorno * per l’esultanza e l’eterna vita dei credenti.
Chi presiede: A te si addice la gloria, Signore Dio nostro, e a te rendiamo gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Il lettore dice la dossologia: Gloria a Dio nel piú alto dei cieli ecc. p. 85.
Ektenía del diacono o del sacerdote: Completiamo la nostra preghiera mattutina, p. 70.
Agli apósticha, i seguenti stichirá idiómela. Comincia il primo coro.

Tono pl. 1.O Signore, la madre dei figli di Zebedeo, * non arrivando a comprendere l’indicibile mistero della tua economia, * ti chiedeva di dare ai suoi figli l’onore di un regno effimero. * Tu invece promettesti ai tuoi amici un calice di morte, * quello che tu, come dicevi, prima di loro avresti bevuto, * in espiazione dei peccati˚. * Noi dunque a te acclamiamo: * O salvezza delle anime nostre, gloria a te!
Stico 1.: Siamo stati saziati al mattino dalla tua misericordia, ecc. p. 114.
Signore, insegnando ai tuoi discepoli * a pensare nel modo piú perfetto, * dicevi loro: * Non fatevi simili alle genti, * dominando sui piú piccoli. * Non sia cosí tra voi, miei discepoli˚, * perché io volontariamente sono povero˚. * Il primo tra voi sia dunque servo di tutti, * chi governa come chi è governato, * e l’eletto come l’ultimo˚. * Io sono infatti venuto per servire Adamo impoverito * e dare la mia vita in riscatto di molti˚, * di quanti a me acclamano: Gloria a te.
Stico 2.: E sia lo splendore p. 114.
Tono pl. 4.
Temendo il castigo del fico, * che fu disseccato perché sterile, o fratelli˚, * portiamo frutti degni della conversione˚ * al Cristo che ci elargisce la grande misericordia˚.
Gloria. Ora e sempre. Lo stesso tono.
Trovando nell’egiziana una seconda Eva, * il dragone cercava di far cadere Giuseppe˚ * con le parole lusinghiere di costei: * ma egli, abbandonata la tunica, fuggí il peccato˚, * e, benché nudo, non si vergognava, * come il progenitore prima della disubbidienza˚. * Per le sue preghiere, o Cristo, abbi pietà di noi.
Sacerdote: È bene confessare il Signore e salmeggiare al tuo nome, Altissimo, per annunciare al mattino la tua misericordia e la tua verità lungo la notte.
Quindi, il lettore: Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro.
Sacerdote: Poiché tuoi sono, p. 15.
Il lettore legge il kondákion: Piangeva Giacobbe, come sopra. Il Signore, pietà, 12 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú venerabile. Nel nome del Signore, benedici, padre.
Sacerdote: Lui che è benedetto, il Cristo Dio no¬stro, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei seco¬li. Amen.
Chi presiede o il sacerdote stesso:Re celeste, conferma i nostri re (o capi) fedeli; sostieni la fede; placa le nazioni; da’ pace al mondo; custodisci perfettamente questa santa chiesa (o monastero); colloca nelle tende dei giusti˚ i padri e i fratelli che se ne sono andati prima di noi; e accogli noi nella penitenza e nella confessione, perché sei buono e amico degli uomini.

Quindi 3 grandi prostrazioni dicendo tra sé, per ciascuna, la preghiera di sant’Efrem,.
E il congedo in questo modo:
Il Signore che viene alla passione volontaria, per la nostra salvezza, Cristo, vero Dio nostro...

Nessun commento:

Posta un commento