lunedì 9 aprile 2012

VESPRO
DELLA
    SETTIMANA DEL RINNOVAMENTO

Il sacerdote riveste tutti i paramenti sacerdotali e, stando davanti alla santa mensa, prende nella mano sinistra la croce con un cero acceso, nella destra l’incensiere e incensa a forma di croce dicendo ad alta voce:

Gloria alla santa, consustanziale, vivificante e indivisibile Triade in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Mentre tutti rispondono Amen, il sacerdote intona a gran voce il seguente tropario:Cristo è risorto dai morti, * con la morte ha calpestato la morte, * ed ai morti nei sepolcri * ha elargito la vita˚.
Il tropario viene cantato 3 volte dal sacerdote e dai cori, senza stico, poi il sacerdote dice gli stichi seguenti, incensando tutt’intorno la santa mensa, tutto il santuario, le icone del Signore, e il popolo dalla porta bella.
A ciascuno stico anche i cori cantano lo stesso tropario:
Stico 1.: Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici, e fuggano quelli che lo odiano dal suo volto.
Stico 2.: Come svanisce il fumo, svaniscano; come si scioglie la cera al fuoco.
Stico 3.: Cosí scompariranno i peccatori dal volto di Dio, e i giusti si rallegrino.
Stico 4.: Questo è il giorno che ha fatto il Signore, esultiamo e rallegriamoci in esso.
Sacerdote: Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.
Coro: Cristo è risorto...
Sacerdote: Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Coro: Cristo è risorto...
Poi il sacedote dice con voce piú forte:Cristo è risorto dai morti, * con la morte ha calpestato la morte,
Coro: ed ai morti nei sepolcri * ha elargito la vita.
Poi la grande colletta, mentre i cori si alternano, rispondendo ad ogni invocazione: Signore, pietà.
In pace preghiamo il Signore.
Per la pace dall’alto e la salvezza delle anime nostre, preghiamo il Signore.
Per la pace del mondo intero, per la saldezza delle sante Chiese di Dio e l’unione di tutti, preghiamo il Signore.
Per questa santa casa e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timore di Dio, preghiamo il Signore.
Per il nostro vescovo N. amato da Dio, per il venerabile presbiterio, per la diaconia in Cristo, per tutto il clero e il popolo, preghiamo il Signore.
Per i nostri governanti, e per tutte le autorità, preghiamo il Signore.
Per questa città (o questo santo monastero, o questo pae-se, o questa isola), per ogni città, paese e per i fedeli che vi abitano, preghiamo il Signore.
Per la mitezza del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra, perché ci siano dati tempi di pace, preghiamo il Signore.
Per i naviganti, per quelli che sono in viaggio, per i malati, i sofferenti, i prigionieri e la loro salvezza, preghiamo il Signore.
Perché siamo liberati da ogni tribolazione, ira, pericolo e angustia, preghiamo il Signore.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Facendo memoria della tutta santa, immacolata, piú che benedetta, gloriosa Sovrana nostra, la Madre-di-Dio e sempre Vergine Maria, insieme a tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Coro: A te, Signore.
Ekfónisis del sacerdote:Poiché a te si addice ogni gloria, onore e adorazione˚: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Si canta il Signore, ho gridato, lentamente, pp. 110-111. Il sacerdote esce con la croce e il cero e incensa tutti insieme i fedeli, facendo il giro di tutta l’assemblea.
Salmo 140
I due primi stichi si cantano come segue:
1a. Signore, ho gridato a te, esaudiscimi:esaudiscimi, Signore.
1. Signore, ho gridato a te, esaudiscimi: volgiti alla voce della mia supplica quando grido a te:esaudiscimi, Signore.
2. Si elevi la mia preghiera come incenso davanti a te, l’alzarsi delle mie mani come sacrificio vespertino:
esaudiscimi, Signore.
Si fanno 6 stichi con 3 stichirá anastásima e 3 anatoliká.
Tono 2.
Stico: Se osservi le iniquità, Signore, Signore, chi potrà resistere? Sí, presso di te è l’espiazione.
Venite, adoriamo colui che prima dei secoli * è stato generato dal Padre, * il Dio Verbo * che si è incarnato dalla Vergine Maria: * egli si è sottoposto alla croce˚ * ed è stato deposto nella tomba, * perché cosí ha voluto˚; * e, risorto dai morti, ha salvato me, * l’uomo smarrito.
Stico: Per amore del tuo nome a lungo ti ho atteso, Signore, ha atteso l’anima mia la tua parola. Ha sperato l’anima mia nel Signore.
Cristo nostro Salvatore, * ha annullato il documento scritto che ci accusava, * inchiodandolo alla croce˚, * e ha annientato il potere della morte: * e noi adoriamo la sua risurrezione il terzo giorno˚.
Stico: Dalla veglia del mattino fino a notte, dalla veglia del mattino speri Israele nel Signore.
Insieme agli arcangeli, * cantiamo la risurrezione di Cristo: * egli è Redentore e Salvatore delle anime nostre, * e con gloria tremenda e forte potere * verrà di nuovo, * per giudicare il mondo che ha creato˚.
Stichirá anatoliká.
Stico: Perché presso il Signore è la misericordia, e grande è presso di lui la redenzione, ed egli redimerà Israele da tutte le sue iniquità.
Crocifisso e sepolto, * un angelo ti ha proclamato Sovrano; * e diceva alle donne: * Venite, vedete dove giaceva il Signore: * è risorto come aveva detto˚, * perché egli è onnipotente. * Perciò noi ti adoriamo, o solo immortale˚: * Cristo, datore di vita, * abbi pietà di noi.
Stico: Lodate il Signore, genti tutte dategli lode, popoli tutti.
Con la tua croce * hai abolito la maledizione dell’albero˚; * con la tua sepoltura * hai annientato il potere della morte; * e con la tua risurrezione * hai illuminato il genere umano. * Per questo a te acclamiamo: * Cristo benefattore, Dio nostro, * gloria a te.
Stico: Perché piú forte si è fatta per noi la sua misericordia, e la verità del Signore rimane in eterno.
Con timore si aprirono davanti a te, Signore, * le porte della morte, * e i custodi dell’ade alla tua vista sbigottirono˚: * perché tu hai infranto le porte di bronzo * e spezzate le sbarre di ferro˚; * tu ci hai tratti dalle tenebre e dall’ombra di morte * e hai spezzato le nostre catene˚.
Gloria.
Elevando l’inno della salvezza, * cosí con la nostra bocca cantiamo: * Venite tutti, * prostriamoci nella casa del Signore˚, * e diciamo: * Tu, che sei stato crocifisso sul legno * e sei risorto dai morti, * e dimori nel seno del Padre˚, * perdona i nostri peccati.
Ora e sempre. Theotokíon.
Si è dileguata l’ombra della Legge˚ * all’avvento della grazia: * sí, come il roveto pur ardendo non si consumava˚, * cosí vergine hai partorito * e vergine sei rimasta; * invece della colonna di fuoco˚ * è sorto il sole di giustizia˚; * invece di Mosè, il Cristo˚, * salvezza delle anime nostre.
Ingresso col vangelo. Luce gioiosa si canta per intero, lentamente, fuori dal santuario.
Luce gioiosa della santa gloria * del Padre immortale, * celeste, santo, beato, * o Cristo Gesú! * Giunti al tramonto del sole, * e vista la luce vespertina, * cantiamo il Padre, il Figlio e il santo Spirito, * Dio. * È cosa degna cantarti in ogni tempo * con voci armoniose, o Figlio di Dio, * tu che dai la vita: * perciò a te dà gloria il mondo.
Quindi il grande prokímenon; il sacerdote entra nel santuario.
Prokímenon. Tono grave.
Qual Dio è grande come il nostro Dio? Tu sei il Dio che, solo, compie meraviglie.
Stico: Hai fatto conoscere fra i popoli la tua potenza.
Stico: E ho detto: Ora ho cominciato, questo è il mutamento della destra dell’Altissimo.
Stico: Ho ricordato le opere del Signore: sí, ricorderò dal principio le tue meraviglie.
Dopo ciò il diacono dice l’ektenía, stando al luogo consueto, mentre i cori si alternano rispondendo ad ogni invocazione con il triplice Signore, pietà.
Diciamo tutti con tutta l’anima, con tutta la nostra mente diciamo:
Signore onnipotente, Dio dei padri nostri˚, ti preghiamo: esaudiscici e abbia pietà di noi.
Pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia˚, ti preghiamo, esaudiscici e abbi pietà di noi.
Ancora preghiamo per il nostro vescovo N. amato da Dio e per il venerabile presbiterio.
Ancora preghiamo per i nostri fratelli sacerdoti, ieromonaci, diaconi, ierodiaconi e monaci, e per tutti i nostri fratelli in Cristo.
Ancora preghiamo perché i servi di Dio che abitano o si trovano in questa città (o questo paese) ottengano misericordia, vita, pace, salute, salvezza, visita divina, perdono e remissione dei peccati.
Ancora preghiamo per i beati e indimenticabili fondatori di questa santa chiesa  e per tutti i nostri padri e fratelli che già si sono addormentati, e per tutti i fedeli ortodossi che sono piamente sepolti qui e dovunque.
Ancora preghiamo per quelli che portano offerte e lavorano in questo santo e venerabilissimo tempio, per quelli che vi si affaticano, per i cantori, e per il popolo qui presente che attende la grande e copiosa misericordia che viene da te.
Ekfónisis del sacerdote:Poiché tu sei Dio misericordioso e amico degli uomini, e a te rendiamo gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Chi presiede dice: Concedici, Signore, in questa sera, di essere custoditi senza peccato.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, degno di lode e glorificato è il tuo nome nei secoli˚. Amen.
Sia la tua misericordia, Signore, su di noi, cone in te abbiamo sperato˚.
Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti˚.
Benedetto sei tu, Sovrano, dammi l’intelligenza dei tuoi decreti.
Benedetto sei tu, Santo, illuminami con i tuoi decreti.
Signore, la tua misericordia è in eterno, le opere delle tue mani non trascurare˚.
A te si addice la lode, a te si addice l’inno˚, a te si addice la gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Il diacono prosegue con le invocazioni:Completiamo la nostra preghiera vespertina al Signore.
Coro: Signore, pietà.
Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Coro: Signore, pietà.
Invochiamo il Signore perché tutta questa sera sia perfetta, santa, pacifica e senza peccato.
I cori, alternandosi: Concedi, o Signore.
Invochiamo dal Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime e dei nostri corpi.
Invochiamo dal Signore il perdono e la remissione dei nostri peccati e delle nostre colpe.
Invochiamo dal Signore ciò che è buono e giova alle anime nostre, e la pace per il mondo.
Invochiamo il Signore perché ci dia di portare a termine il rimanente tempo della nostra vita nella pace e nella penitenza.
Invochiamo il Signore perché la fine della nostra vita sia cristiana, senza dolore, senza vergogna, pacifica; e chiediamo di avere una buona difesa al temibile tribunale di Cristo.
Facendo memoria della santissima, immacolata, piú che benedetta, gloriosa Sovrana nostra, la Madre-di-Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i santi, affidiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Coro: A te, Signore.
Ekfónisis del sacerdote:Poiché tu sei Dio buono e amico degli uomini, e a te rendiamo gloria: al Padre, al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Sacerdote: Pace a tutti.
Coro: E al tuo spirito.
Diacono: Chiniamo il capo davanti al Signore.
Coro: A te, Signore.
Sacerdote, sottovoce:Signore Dio nostro, che hai inclinato i cieli e sei sceso˚ a salvezza del genere umano, guarda sui tuoi servi e sulla tua eredità. A te, infatti, Giudice temibile e amico degli uomini, i tuoi servi hanno chinato il capo e curvato sottomessi la nuca, senza attendere aiuto dagli uomini, ma aspettando la tua misericordia e attendendo la tua salvez-za˚. Custodiscili in ogni tempo, in questa sera e nella notte che si avvicina, da ogni nemico, da ogni operazione avversa del diavolo, da ragionamenti vani e da pensieri cattivi.
Poi ad alta voce:Sia benedetto e glorificato il potere del tuo regno: del Padre, del Figlio e del santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Dopo l’ekfónisis si canta lo stichirón anastásimon degli apósticha dall’októichos.
Tono 2.
La tua risurrezione, Cristo Salvatore, * ha illuminato tutta la terra; * tu hai richiamato a te * la creatura da te plasmata. * Signore onnipotente, gloria a te.
Stichirá di pasqua con i loro stichi.
Tono pl. 1.
Stico: Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici, e fuggano quelli che lo odiano dal suo volto.
Una pasqua sacra * ci è stata rivelata oggi; * pasqua nuova, santa; * pasqua mistica, pasqua venera-bilissima; * pasqua, il Cristo redentore; * pasqua immacolata, pasqua grande; * pasqua dei credenti; * pasqua che ci ha aperto le porte del paradiso; * pasqua che santifica tutti i credenti!
Stico: Come svanisce il fumo, svaniscano; come si scioglie la cera al fuoco.
O donne evangeliste, * venite dalla visione˚, * e dite a Sion: * Ricevi da noi il gioioso annuncio * dellarisurrezione di Cristo. * Tripudia, danza ed esulta, Gerusalemme˚, * contemplando il Cristo Re * che dal sepolcro procede come uno sposo˚.
Stico: Cosí scompariranno i peccatori dal volto di Dio, e i giusti si rallegrino.
Le donne miròfore ai primi albori * raggiunsero il sepolcro del datore di vita, * trovarono un angelo seduto sulla pietra * che si rivolse a loro parlando cosí: * Perché cercate il vivente tra i morti?˚ * Perché piangete l’incorruttibile * quasi fosse preda della corruzione?˚ * Andate e annunciate ai suoi discepoli: * È risorto il Cristo dai morti!˚
Stico: Questo è il giorno che ha fatto il Signore, esultiamo e rallegriamoci in esso.
O soave pasqua! * Pasqua del Signore, pasqua: * una pasqua venerabilissima è sorta per noi; * pasqua! abbracciamoci con gioia gli uni gli altri. * O pasqua, redenzione dalla tristezza! * Perché oggi Cristo, * dalla tomba rifulgendo come da un talamo˚ * ha colmato di gioia le donne dicendo: * Portate agli apostoli l’annuncio˚.
Gloria. Ora e sempre. Stesso tono.
Giorno della risurrezione! * Irradiamo gioia per questa festa solenne * e abbracciamoci gli uni gli altri. * Chiamiamo ‘fratelli’ anche quelli che ci odiano: * tutto perdoniamo per la risurrezione, * e poi acclamiamo: * Cristo è risorto dai morti, * con la morte ha calpestato la morte, * ed ai morti nei sepolcri * ha elargito la vita˚.
Il Cristo è risorto, 3 volte.
Poi il diacono dice ad alta voce: Sapienza!
Coro: Benedici.
Sacerdote, dall’interno: Lui che è benedetto, il Cristo Dio nostro, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen. E aggiunge: Conferma, o Cristo Dio, la santa fede ortodossa dei cristiani fedeli e ortodossi, insieme con questa santa chiesa   per i secoli dei secoli.
Sacerdote: Santissima Madre-di-Dio, salvaci.
Coro: Piú venerabile dei cherubini, incomparabilmente piú gloriosa dei serafini, tu che senza corruzione hai generato il Verbo Dio, realmente Madre-di-Dio, noi ti magnifichiamo.
Sacerdote: Gloria a te, Cristo Dio, speranza nostra, gloria a te.
Coro: Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Signore, pietà; Signore, pietà; Signore, pietà. Padre santo, benedici.
Il sacerdote, mentre il diacono sta all’esterno a destra e tiene l’orárion come di consueto, fa il congedo:
Colui che è risorto dai morti, Cristo, vero Dio nostro, per l’intercessione della purissima Madre sua; per la potenza della croce preziosa e vivificante; per la protezione delle venerabili celesti schiere incorporee; per le preghiere del venerabile e glorioso profeta, precursore e battista Giovan¬ni; dei santi e gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei martiri santi, gloriosi e vittoriosi; dei nostri padri pii e teòfori; dei santi e giusti progenitori di Dio, Gioacchino ed Anna; del santo (del giorno) di cui facciamo memoria, e di tutti i santi: abbia pietà di noi e ci salvi, poiché è Dio buono, amico degli uomini e misericordioso.
Dopo il congedo, il sacerdote, sollevando la croce, proclama a gran voce il saluto conclusivo Cristo è risorto!, 3 volte.
Si risponde, sempre 3 volte: È veramente risorto!
Il sacerdote aggiunge: Gloria alla sua santa risurrezione il terzo giorno.
Tutti: Adoriamo la sua risurrezione il terzo giorno.
E si conclude: Cristo è risorto dai morti, * con la morte ha calpestato la morte, * ed ai morti nei sepolcri * ha elargito la vita.

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