sabato 22 settembre 2012

                   23 SETTEMBRE
Concezione del venerabile e glorioso profeta,          precursore e battista Giovanni.
 
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e 3 stichirá prosómia da ripetere due volte.
Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.
Esercitando il sacerdozio, * il divino Zaccaria entrò oltre
il divinissimo velo, * e mentre offriva le preghiere del popolo al benefattore, * a colui che è pieno di ogni com
passione, * vide un angelo divinissimo che a lui esclamava: * La tua preghiera e la tua supplica sono state esaudite; * coraggio, anziano, * e non essere incredulo, * avrai infatti un figlio, il divino precursore, * colui che supera ogni nato di donna˚, * colui che precederà il Cristo * con la potenza di Elia˚.
Strano tu mi appari, * nell’aspetto e nei modi, * strano nelle parole e nell’annunzio che dai, * replicava Zaccaria; * io ero infatti venuto per chiedere la salvezza del popolo, * non per ottenere un figlio, * come tu mi dici; * non ti trovo in accordo con le preghiere fatte, * e sospetto che tu non mi dica il vero: * come si mostrerà davvero sicuro ciò che dici? * Elisabetta è infatti sterile * e io, come sai, molto anziano˚.
Perché non credi alle mie parole, Zaccaria, * dicendo false le buone novelle che ti arreco? * Io sono un arcangelo di Dio, * e quanto mi è stato comandato, * questo io dico stando qui con te. * Ma poiché sei stato incredulo e non hai prestato fede, * sarai sordo e muto, * finché tu veda il divino compimento delle mie parole˚; * quando poi Elisabetta ti partorirà la voce del Verbo˚, * il grande precursore, * con chiara voce * bene¬dirai il Dio d’Israele˚.
Gloria. Tono pl. 2. Di Byzantios.
Da grembo sterile * è fiorito oggi il frutto della preghiera˚, * Giovanni il precursore. * Esulta, deserto, danza umana stirpe: * l’araldo della penitenza, ecco, * comincia a prender carne nel seno materno. * Venite, voi che amate la festa, * esultanti per la sua gloriosa concezione, * gridiamo in coro: * Tu che sei il piú grande tra i nati di donna˚, * non cessare di intercedere * per noi che onoriamo con fede * la tua divina concezione, * affinché otteniamo il perdono per i nostri peccati, * e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa?˚ * Chi non celebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che
intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffabilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, * non diviso in dualità di persone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature, senza confusione40. * Imploralo, augusta beatissima, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 2. Riposta nei cieli.
A colui che santamente entrava * nel santo dei santi, * al sacerdote profeta e santo, * si presentò, come sta scritto, * un angelo santo, * che cosí gli si rivolgeva: * È stata esaudita la tua preghiera, * ed è ora finita la sterilità di Elisabetta: * essa ti partorirà quale figlio, o anziano, * Giovanni il precursore˚, * la lampada del sole˚, * il profeta dell’Altissimo˚ *, * la voce del Verbo˚ * che sorge dalla Vergine Madre-di-Dio.
Stico: E tu fanciullo, sarai chiamato profeta dell’Altissimo.
Dimmi chiaramente, * disse di nuovo all’angelo * il beatissimo anziano: * da cosa conoscerò questo? * Poiché, come vedi, io sono colmo di giorni, * ed Elisabetta è sterile˚. * Come dunque mi dici parole che oltrepassano la natura? * Io ne sono sbigottito; * penso dunque che tu non dica affatto il vero, o uomo. * Vattene, perché io chiedo la salvezza del popolo, * non chiedo di avere un figlio, * cosa inammissibile.
Stico: Per servirlo in santità e giustizia al suo cospetto per tutti i nostri giorni.
Io sono un arcangelo di Dio onnipotente, * Gabriele è il mio nome, * disse l’incorporeo all’anziano: * e ora sii sordo e rimani in silenzio, * perché non hai creduto alle mie parole˚; * quando la tua consorte ti partorirà * la tromba del Verbo, * lo Spirito renderà chiara la tua lingua * e chiaramente griderai˚: * Profeta dell’Altissimo * sarai chiamato, o bambino, * per preparare i suoi sentieri di grazia˚, * come a lui è piaciuto.
Gloria. Tono pl. 2.
Sei venuto, annunciatore, * per le doglie di una sterle, * o battista; * dalle fasce hai abitato il deserto˚ * e ti sei rivelato sigillo di tutti i profeti: * colui infatti che quelli * in molti modi avevano contemplato, * e con enigmi preannunciato, * tu sei stato reso degno di battezzarlo nel Giordano; * hai udito la voce paterna * che dal cielo rendeva testimonianza a lui come Figlio; * hai visto lo Spirito in forma di colomba * che portava la voce sul battezzato˚. * Tu dunque che superi tutti i profeti˚, * non cessare di intercedere per noi, * che celebriamo con fede la tua memoria.
Ora e sempre. Theotokíon.
O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con il precursore e tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Apolytíkion. Tono 4. Presto intervieni.
Rallégrati, sterile, * che prima non partorivi˚: * poiché ecco, hai concepito colui che è veramente * la lucerna del sole˚, * quella che dovrà illuminare tutta la terra, * colpita da cecità; * danza, Zaccaria, acclamando con franchezza: * È il profeta dell’Altissimo˚, * colui che sta per nascere.
Theotokíon.
Il mistero nascosto dall’eternità * e ignoto agli angeli, * è stato rivelato grazie a te˚, * Madre-di-Dio, * agli abitanti della terra: * Dio incarnato, in unione senza confusione41, * Dio che per noi * ha volontariamente accettato la croce˚, * e risuscitando con essa il primo uomo creato, * ha salvato dalla morte le anime nostre.

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