mercoledì 17 ottobre 2012

18 OTTOBRE 2012


Memoria del santo apostolo ed evangelista Luca.

VESPRO

Al Signore, ho gridato, 6 stichi e i seguenti stichirá prosómia.


Tono pl. 4. Come vi chiameremo, santi?


Come ti chiamerò, apostolo? * Cielo, perché hai narrato la gloria di Dio˚; * folgore, perché rischiari con la tua luce il mondo; * nube, perché hai fatto scendere piogge divine; * coppa, perché fai sgorgare per noi * il divinissimo vino della sapienza * che rallegra i cuori˚. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Come ti chiamerò ancora, * o ispirato da Dio? * Fiume che procede per noi dal paradiso˚; * arca dell’alleanza sancita da Cristo˚; * astro che rifulge di luce spirituale; * lampada che illumina la Chiesa; * divina mensa del pane di vita˚; * calice di divina bevanda. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Come dunque ti chiameremo, veggente di Dio? * Ministro dei piú potenti misteri di Cristo; * sapiente architetto della tenda spirituale˚; * colui che taglia le tavole della grazia˚, * che ha messo per iscritto * la nuovissima legge che procede da Sion˚ * e che tramite te è annunciata. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Come dunque ti chiameremo, o glorioso? * Sicuro tesoro dei celesti carismi; * diligente medico delle anime e dei corpi; * collaboratore e compagno di viaggio di Paolo; * redattore degli Atti degli apostoli. * Molti nomi, Luca, * ti ha procurato la virtú. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Che nome ti daremo, o tu che parli divinamente? * Discepolo, perché ci hai evangelizzato Cristo; * medico, perché curi le passioni delle anime; * lampada che fa risplendere la luce spirituale; * basamento e fondamento della fede, * perché hai scritto per noi * il sacratissimo vangelo. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Come dunque ti chiamerò ancora, o ammirabile? * Scrutatore verace * degli insegnamenti della sapienza; * scrittore efficace della dottrina degli apostoli; * salda colonna della religione * o indistruttibile torre della Chiesa. * Molte sono le tue glorie, * piú grandi ancora i tuoi carismi. * Supplica per la salvezza delle anime nostre.


Gloria. Tono pl. 2. Di Anatolio.


Apostolo di Cristo, * redattore delle divine dottrine, * sostegno della Chiesa, * davvero con le tue parole divine * hai tratto dall’abisso della perdizione * i cuori che, nelle tenebre dell’ignoranza, * vi erano affondati, * salvandoli come da ondate tempestose, * divenuto compagno di Paolo, strumento di elezione˚ * e insieme, suo imitatore. * Noi dunque ti preghiamo, * Luca degno di ammirazione, * decoro degli antiocheni, * intercedi presso il Salvatore e Dio * per quelli che celebrano con fede * la tua memoria per sempre venerabile.


Ora e sempre. Theotokíon. Il terzo giorno sei risorto.


Triade di potenza infinita, * Monade trisipostatica, * per l’intercessione del tuo venerabile discepolo * e apostolo divino, * e della sempre Vergine, * salva noi che ti cantiamo.


Allo stico, 3 stichirá prosómia.


Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.


Sulle tue labbra è stata effusa la grazia, Luca˚, * con una lingua di fuoco, o apostolo˚, * e lingua di fuoco tu sei divenuto, * lanciando con l’annuncio parole di luce * per quelli che sono degni della luce, * e saette infuocate * per quelli che amano la tenebra, * scrivendo e insegnando il sacro vangelo; * profumo di vita * sei apparso per chi veramente vuole la vita, * come ha detto Paolo, * che tu hai avuto maestro, * e profumo di morte per quelli che non amano la vita˚. * Ma concedi a noi pace, vita e luce, * e la grande misericordia˚.


Stico: Per tutta la terra è uscita la sua voce e sino ai confini del mondo le sue parole.


Dalle tue parole abbiamo conosciuto, * come tu hai detto, * la solidità delle parole che hai divinamente pronunciato, * o iniziato; * poiché davvero tu hai messo mano a scrivere per noi * riguardo a fatti di cui avevi certezza, * esposti come li avevano trasmessi a te * quelli che prima erano stati testimoni oculari˚, * dei quali tu sei divenuto l’eguale, * ministro dell’incarnazione del Verbo * che avevi visto a Emmaus dopo la risurrezione, * e con il quale, insieme a Cleopa, * col cuore ardente avevi mangiato˚. * Ricolma del suo divino calore * anche le anime di noi che ti onoriamo.


Stico: I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani.


Gioisci, * tu che solo hai scritto per noi gioendo il ‘Gioisci’, * il buon annuncio alla pura˚; * tu che hai scritto che il Battista * dal grembo l’ha chiamata Madre del Signore˚, * lui di cui narri anche il concepimento˚, * cosí come scrivi dell’incarnazione del Signore, * delle tentazioni e dei prodigi, * delle parole e dei patimenti, * della croce, della morte, * e della risurrezione che tu hai visto, * della salita al cielo, * della discesa dello Spirito, * degli atti degli annunciatori * e di Paolo in particolare, * di cui eri divenuto compagno di viaggio, * o soccorritore e iniziato * e luminare della Chiesa, * che tu sempre custodisci.


Quindi il seguente idiómelon. Tono 4. Di Basilio.


Stico: È stata effusa la grazia sulle tue labbra: per questo ti ha benedetto Dio in eterno.


Con la canna da pesca della sapienza, * ricercando nell’abisso del mare spirituale, * hai pescato da questo funesto abisso * le anime dei fedeli, * Luca beatissimo. * Fattoti dunque discepolo di Paolo, * hai purificato tutto il tuo cuore * con l’illuminazione dello Spirito; * illuminando con le tue dottrine le genti, * hai sanato con i prodigi i mali delle passioni, * e sempre implori per noi il Cristo Dio, * perché siano salvate le anime nostre.


Gloria. Tono pl. 2.


Sapientissimo pescatore, * santo discepolo, * operaio del Salvatore, * conquista dei suoi patimenti: * tu che per la fede hai percorso il creato, * ritraendo le genti dall’inganno * e offrendole a Dio come buon incenso, * hai fatto felice viaggio verso i cieli. * Stando dunque presso il Creatore, * intercedi perché siamo strappati alle nostre iniquità, * e siamo liberati dal castigo nel giorno del giudizio.


Ora e sempre. Theotokíon.


Il mio Creatore e Redentore, * il Cristo Signore, * procedendo dal tuo grembo, o tutta pura, * rivestendosi di me * ha liberato Adamo dalla maledizione antica˚. * Per questo, o tutta pura, * noi gridiamo senza sosta a te, * veramente Madre-di-Dio e Vergine, * il ‘Gioisci’ dell’angelo˚: Gioisci, Sovrana, * avvocata, protezione e salvezza * delle anime nostre.


Apolytíkion. Tono 3.


Santo apostolo ed evangelista Luca, * intercedi presso il Dio misericordioso * perché conceda alle anime nostre * la remissione delle colpe.


Gloria. Ora e sempre. Theotokíon.



Celebriamo in te * colei che è stata mediatrice * per la salvezza della nostra stirpe, * o Vergine Madre-di-Dio: * poiché con la carne da te assunta, * il Figlio tuo e Dio nostro, * accettando di patire sulla croce, * ci ha redenti dalla corruzione, * lui, che è amico degli uomini

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