sabato 6 ottobre 2012

Domenica 7 Ottobre 2012 Domenica III di S.Luca


Apostolos

XIX domenica

Mia forza e mio inno è il Signore e si è fatto mia salvezza.

Mi ha castigato e castigato il Signore, ma alla morte non mi ha consegnato. (Ps 117, 14. 18)

Lettura della seconda epistola di Paolo ai Corinti (11, 31 – 12, 9)

Fratelli, Dio, Padre del Signore Gesù – sia benedetto nei secoli – sa che non mentisco. A Damasco, il governato...re del re Areta montava la guardia alla città di Damasco, volendomi catturare; ma da una finestra fui calato giù in una cesta, lungo il muro, e sfuggii dalle sue mani. Bisogna vantarsi, ma non mi giova; verrò allora alle visioni e alle rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (non so se col corpo, non so se fuori del corpo: lo sa Dio) fu rapito fino al terzo cielo. E so che quell’uomo (non so se nel corpo o fuori del corpo: lo sa Dio) fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili che un uomo non può dire. Di lui mi vanterò, di me invece non mi darò vanto, se non delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi la verità; ma evito di farlo, affinché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me. E perché non insuperbisca per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata data una spina nella carne, un angelo di Satana che mi schiaffeggi, perché non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore che si allontanasse da me. Mi rispose: “Ti basta la mia grazia; la mia potenza si completa nella debolezza”. Molto volentieri mi vanterò quindi ancor più delle mie debolezze, perché su di me si impianti la potenza di Cristo.

Ti ascolti il Signore nel giorno della tribolazione, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.

Signore, salva il re ed esaudisci nel giorno in cui ti invochiamo. (Ps 19, 2. 10)


 Vangelo
Luca 7,11-16
In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».

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