venerdì 23 novembre 2012

24 NOVEMBRE

Metheórtia dell’Ingresso al tempio della Madre-di-Dio, e memoria dei nostri santi padri e ieromartiri Clemente di Roma (sotto Domiziano, 81-96) e Pietro di Alessandria (312).

VESPRO
Tono 2. Quando dal legno.

Tralcio della vite della vita˚, * padre e pontefice, * tu in spirito hai portato bei grappoli di dottrine, * o sapientissimo, * grappoli che stillano in ogni tempo * il vino salutare della divina conoscenza * e allietano i cuori di tutti i fedeli˚ * che sinceramente ti onorano, * o beatissimo Clemente teòforo.

Discepolo di Pietro il corifeo, * o padre, * su questa pietra hai edificato te stesso˚, * come pietra preziosa˚, * o degno di ogni lode; * e hai abbattuto ogni costruzione politeista, * rimuovendola con la leva delle tue parole; * hai invece elevato templi divini * a onore della Triade, o beato, * per la quale hai lottato * e hai ricevuto la corona del martirio.

Come sole raggiante di luce * sei sorto, o padre, dall’occidente, * per illuminare radiosamente la terra * con il fulgore delle tue dottrine * e delle tue stigmate; * raggiunte, o tre volte beato, * le regioni dell’oriente, * sei tramontato nella morte, * e sei sorto, o Clemente, per Cristo, * incessantemente risplendendo dei ricchi fulgori di lassú, * per divina partecipazione.

Di san Pietro. Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.

Difendendo la consustanzialità * della Triade sovrasostanziale, * come Monade increata, * o beatissimo, * tu hai abbattuto Ario, * mostrandoci l’indivisibilità del Figlio, * perché partecipe della stessa divinità * col Padre e con lo Spirito.

Si placò l’impeto omicida dei persecutori; * lo spargimento di sangue si arrestò dileguandosi, * perché a entrambi fu posto il sigillo, * o Pietro sapiente, * col tuo sacro martirio, * come si arrestò un tempo * il sangue che scorreva dal figlio di Mosè * per la selce di Zippora˚.

Dopo esserti distinto come pastore, * o ieromartire di Cristo, * hai generosamente esibito le lotte del martirio, * per entrambe le cose ricevendo l’unica corona, * di entrambe adornandoti, * del sacerdozio e delle fatiche della lotta: * intercedi dunque per la nostra salvezza.

Gloria. Di san Clemente. Tono pl. 2.

Distolto l’intelletto dalla molestia delle passioni, * hai fatto sí che si dedicasse, * o sacratissimo Clemente, * alla conoscenza degli esseri; * per questo, colui che propriamente e primariamente “È”, * ti ha attirato ad essa tramite Pietro, * il primo tra gli apostoli, * che ti ha iniziato alle cose divine * e ti ha lasciato quale suo degno successore. * Dopo di lui, o sapientissimo, * tu hai ottimamente condotto la Chiesa, * andandotene poi a lui col martirio, * per vivere puramente come dio * unito a colui che è veramente Dio; * implora incessantemente * perché anche noi raggiungiamo questa deificazione, * o ieromartire apostolo.

Ora e sempre. Della festa. Tono pl. 4.

Dopo la tua nascita, * o Sovrana, sposa di Dio, * tu sei giunta nel tempio del Signore * per essere allevata nel santo dei santi, * quale creatura santificata. * Allora a te, l’immacolata, * fu anche inviato Gabriele, * per portarti cibo. * Tutti gli esseri celesti furono nello stupore * vedendo lo Spirito santo dimorare in te. * Tu dunque, senza macchia né contaminazione, * in cielo e in terra glorificata, * o Madre-di-Dio, * salva la nostra stirpe.

Allo stico, stichirá prosómia della festa.

Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.

Venite voi tutti, amanti della festa, * onoriamo con inni la sola Madre-di-Dio, * pura e vergine. * Lietamente, o vergini, * con lampade luminose, * lietamente elevate preghiere * alla Vergine, all’immacolata, * introdotta nel tempio del Creatore.

Stico: Saranno condotte al re le vergini dietro a lei, le sue compagne saranno condotte a te.

Si aprano le porte: * accogliete con fede, o vergini con le lampade in mano, * la pura Madre del nostro Dio giunta al tempio, * la gioia di tutti, * e acclamate: * Tu sei benedetta fra le donne˚, * Madre-di-Dio sempre Vergine.

Stico: Saranno condotte con gioia ed esultanza, saranno condotte al tempio del re.

La Madre-di-Dio si è realmente rivelata al mondo * quale frutto glorioso di santa promessa, * poiché è elevata al di sopra di tutte le cose; * piamente condotta nella casa di Dio, * dà compimento alla preghiera dei genitori, * custodita dal divino Spirito.

Gloria. Di san Pietro. Tono 4. Di Anatolio.

Consacrato sacerdote dalla mano di Dio, * con lo stesso nome dell’apostolo * e suo seguace nelle opere, * hai fatto pascere le pecore razionali * nei pascoli evangelici, * quale sapiente e vero pastore; * mostrandoti degno successore di Marco, * hai compiuto la corsa della fede˚ * col sangue della lotta, * sacrificato per il popolo * e conformato a Cristo˚. * Intercedi per le anime nostre.

Ora e sempre. Della festa. Tono pl. 4.

Davide ha cantato per te un preludio, * o immacolata, * prevedendo la tua consacrazione * con l’ingresso nel tempio. * Per esso, festanti, * ti danno oggi gloria i confini della terra˚, * o degna di ogni canto: * poiché tu che sei vergine prima del parto, * e dopo il parto sei rimasta incorrotta, * Madre del Verbo della vita˚, * entri oggi nel tempio. * Zaccaria ti accoglie lieto, o Sovrana, * e il santo dei santi esulta nel riceverti, * nutrice della nostra vita. * Perciò anche noi * a te gridiamo con canti: * Supplica per noi * il Figlio tuo e Dio nostro * di donarci la grande misericordia˚.

Apolytíkion dei santi. Tono 4.

O Dio dei padri nostri˚, * che sempre agisci con noi secondo la tua clemenza˚, * non distogliere da noi la tua misericordia˚, * ma, per le loro preghiere, * dirigi la nostra vita nella pace˚.

Gloria. Ora e sempre. Della festa. Tono 4.

Oggi è il preludio del beneplacito del Signore, * e il primo annuncio della salvezza degli uomini. * Agli occhi di tutti la Vergine si mostra * nel tempio di Dio, * e a tutti preannuncia il Cristo. * Anche noi a gran voce a lei acclamiamo: * Gioisci, compimento dell’economia del Creatore.

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