giovedì 15 novembre 2012

Pubblichiamo il testo del momento di preghiera per essere condiviso con quanti erano assenti per giusta causa.


Parrocchia S. DEMETRIO M.

INCONTRO 14 NOVEMBRE 2012






..Prifti Në embër të Atit të Birit e të Shpirtit Shejt. Amin.


Pop.Shejt Perëndi, Shejt i Fukjishëm, Shejt i Pavdekshëm, kij lipisi për ne.


Lëvdi past Ati, Biri, Shpirti Shejt, nani e gjithëmonë e për jetë të jetëvet. Amin.


Trinì gjithë e shejte, paçe lipisì për ne; o Zot, ijna afër te mëkatët tona; o i Zot, na ndëjé fajet tanë. Eja, o i shejt, e na shëndosh ligështin tënë paj të emrit tënt.


Lipisi, o Zot. (3) Lëvdi pastë Ati ynë, çë je në qiell, shejtëruar kloftë emri yt, arthshit rregjëria jote u bëftë vullimi yt, si në qiell ashtù në dhe. Bukën tënë të përditshme ëna neve sot, ndjena dëtyrët tona, ashtu si na ia ndjejëm dëtyruamvet tanë, e mos na le të biem në ngarje, po lirona nga i ligu.


Prifti Pse jotia isht rregjëria e pushtetja e lëvdia e t’Jatit, e të Birit e të Shpirtit Shejt, nanì e gjithëmonë e për jetë të jetëvet. Amìn.


Il Signore sia nel nostro cuore perché possiamo avventurarci nell’anno della fede assieme a Lui con gioia piena e nutrendo simpatia nei Suoi confronti e fra di noi.


La nostra fede non nasce da un mito, né da un’idea, bensì dall’incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa.


La fede non è prodotto del nostro pensiero, della nostra riflessione, è qualcosa di nuovo che non possiamo inventare, ma solo ricevere come dono, come una novità prodotta da Dio. Nella fede appare la verità essenziale di chi siamo noi, chi è Dio, come dobbiamo vivere. (Joseph Ratzinger)


La fede non è un vago sentimento, né un generico impegno. è la risposta piena, totale senza reticenza che si dà a Cristo, che chiama a divenire suoi discepoli per essere perfetti. (Rino Fisichella)


Per la riflessione personale, alcune suggestioni.


Queste due virtù sono il principio e il fine della vita: la fede è il principio, l'amore il fine. L'unione di tutte e due è Dio stesso e le altre virtù che conducono l'uomo alla perfezione ne sono una conseguenza. (Sant’Ignazio di Antiochia +107).


Ogni anima che crede concepisce e genera il Verbo di Dio e riconosce le sue opere. Se c'è una madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti...


Se la fede è dentro di te, dentro di te c’è Cristo che freme e si turba; poiché se la fede è in noi, Cristo è in noi.


Lo attesta l’Apostolo: Per mezzo della fede Gesù Cristo abita nei nostri cuori (Ef. 3,17). ( S. Ireneo di Lione +202).


La pienezza di una fede incrollabile è un dono di Dio, che i profeti ottennero dallo Spirito Santo. S. Pacomio +ca.346.


Come il serpente abbandona tutto, anche il corpo, e non si oppone pur di salvare il capo, così anche tu, pur di salvare la fede, abbandona tutto, i beni, il corpo e la stessa vita. La fede è come il capo e la radice. Conservando questa, anche se perderai tutto, riconquisterai ogni cosa con maggiore abbondanza. ( S. Giovanni Crisostomo +407).


Credere o non credere decide della salvezza


Dal Vangelo di Giov. 3,16-21 :


Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede il lui non muoia, ma abbia la vita eterne. Dio non ha mandato il suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono fatte in Dio.


La causa vera, ultima e determinata della presenza di Cristo nel mondo, la sorgente prima della salvezza è l’amore del Padre.


La prova che Dio ama il mondo e vuole salvarlo sta nell’aver “dato”, donato, consegnato suo Figlio, per farcelo conoscere (Gv.1,18) e, attraverso questa conoscenza, giungere al possesso della vita (Gv.17,3).


La missione di Gesù è innanzi tutto rivolta alla nostra vita: farci entrare in una vita dove non si è più minacciati dalla morte. Gesù, la sua stessa persona è “salvatore”. Credere, cioè accettarlo o rifiutarlo decide della nostra sorte. “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti (= tutti)” (Lc.2,34).


Secondo la mentalità giudaica, che ha influito anche i sinottici, il giudizio avverrà alla fine dei tempi. Anche Giovanni parla dell’”ultimo giorno”.


Ma è sua la posizione che il futuro è anticipato qui e ora: è già attuato anche se non definitivo. La salvezza è ciò che libera dal peccato e dalle sue conseguenze, da tutto ciò che separa da Dio. Dio ha mandato suo Figlio perché potessimo tornare al Padre per mezzo suo e avere in Cristo la vita.


Dio vuole la salvezza e la offre senza riserva a chi “crede” nel Figlio. Chi rifiuta di credere, rifiuta la salvezza.


Nella Bibbia il nome è la persona: l’adesione a Gesù è vera fede.


Il simbolismo “luce-tenebre”, caro a S. Giovanni, nelle scelte che l’uomo fa, trova qui una spiegazione: il rifiuto della luce è “perché le opere sono malvagie”. Non è possibile aderire a Cristo senza sforzo morale di conversione. Per Dio o contro Dio si decide non tanto in senso morale quanto sul piano della fede. “Operare la verità” è accettare il piano dell’amore di Dio in Gesù, che è luce, verità, vita Il sacerdote rivolge verso occidente il catecumeno e lo interroga:


Dialogo tra tutti e il sacerdote come nel giorno del nostro battesimo :


S. Rinunzi a Satana, a tutte le sue opere, a tutti i suoi angeli, ad ogni suo culto, a tutte le sue vanità?


Si risponde: Rinunzio –Mohon Questo si dice tre volte.


S. Hai rinunziato a Satana? Mohove satene


Tutti : Ho rinunziato. E mohova


Si ripete tre volte. S. Soffiagli e sputagli.


Fatto questo, il sacerdote e tutti rivolti verso oriente .


S. Ti unisci a Cristo? U Bashkove me Krishtin


Tutti. Mi unisco. U Bashkova. Questo si ripete tre volte.


Quindi il sacerdote gli chiede nuovamente:


S. Ti sei unito a Cristo? Tutti. Mi sono unito. U bashkova


S. E credi in Lui? Ke bese Tutti Credo in Lui come re e Dio. Kam Bese si Rregji e si Perendi.


Tutti recitano il Credo dopo la consegna del Credo stampato nell’immagine.


Credo in un solo Dio S. Ti sei unito a Cristo? Tutti. Mi sono unito.


S. Allora adoralo. Tutti. Adoro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Trinità consustanziale e indivisibile.


Quindi il sacerdote dice: S. Preghiamo il Signore


Sovrano Signore Dio nostro, ci chiami. alla tua santa illuminazione e rendilo degno della grande grazia del tuo santo battesimo. Spogliaci dall’uomo vecchio e donaci di camminare alla vita eterna; ricolmaci della forza del tuo Santo Spirito per unici sempre di più a Cristo, affinché non siamo più figli della carne, ma figli del tuo regno. Per la benevolenza e la grazia del tuo unigenito Figlio, con il quale sei benedetto insieme con il santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.


P. Amin.


Mègan èvrato en tis kindhìnis,sé ipèrmhon i ikumèni athlofòre ta èthni tropùmenos, os un lièu kathìles tin èparsin en to stadhìo tharrìnas ton Nèstora, ùtos Aghie Megalomàrtis Dhimitrie, Christòn ton Theòn ikèteve, dhorisasthe imìn to mèga èleos


Tutti Accresci in noi la fede nel Cristo morto e Risorto nella comunione dei tuoi Santi intercessori .Amin


Sac. Abbiamo ricevuto un tesoro prezioso : le parole del Credo che abbiamo proclamato. Le frasi che abbiamo detto dicono, in maniera essenziale, chi è Dio e il suo amore per noi e per tutti gli uomini. Quelle frasi ci dicono quello che non dobbiamo assolutamente perdere della nostra fede per essere credenti nel Dio che Gesù ci ha fatto conoscere. Quelle frasi così essenziali hanno bisogno di essere da noi capite e ridette con le nostre parole e dentro la nostra vita. Ci lasciamo, con l’impegno a scavare e a cercare di ridire questo Credo che la Chiesa ci affida in ogni luogo che ci troviamo.


Të parkales o Mëma jime të më bekosh nga kjielli zëmbrën e shpirti tim.



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