giovedì 24 gennaio 2013


25 GENNAIO Memoria del nostro santo padre Gregorio il teologo, arcivescovo di Costantinopoli (389 o 390).

                                     GRANDE VESPRO


Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Padre Gregorio,  la pietra del sepolcro, apportatrice di oblio,  non ha ricoperto le tue labbra:tu sei divenuto infatti bocca della teologia, perché anche ora esponi a tutta la terra le dottrine della pietà. Supplica dunque perché siano donate alle anime nostre la pace e la grande misericordia˚. 
Padre Gregorio,ti sei sapientemente distolto dall’ostilità e insidiosità della carne: salito sulla quadriga delle virtú che corre al cielo,  te ne sei volato verso la bellezza ineffabile:  di essa saziandoti,  tu ora elargisci alle anime nostre  la pace e la grande misericordia.
Padre Gregorio, sei divenuto per grazia fedele mediatore tra Dio e gli uomini; e ora, rendendoci propizio Cristo con le tue preghiere franche,non cessare di intercedere presso il Signore, o santo, perché doni alle anime nostre * la pace e la grande misericordia.
Gloria. Tono pl. 4.
La tua lingua vigile nell’insegnamento,risuonando all’orecchio dei cuori, risveglia le anime dei noncuranti, e con parole divinamente ispirate, diventa scala che porta a Dio gli abitanti della terra.
Perciò, Gregorio teologo, non cessare di intercedere presso Cristo * perché siano salvate dai pericoli * le anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.
Il Re dei cieli,  nel suo amore per noi, è apparso sulla terra e ha vissuto con gli uomini:  assunta la carne da Vergine pura, e da lei procedendo dopo averla assunta, uno solo è il Figlio, duplice nella natura, ma non nell’ipòstasi; proclamandolo dunque realmente Dio perfetto e uomo perfetto, noi confessiamo Cristo Dio nostro.E tu supplicalo,  o Madre senza nozze,perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro dei Proverbi.
Del giusto si fa memoria tra le lodi ---
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (4,7-15)
Il giusto, quand’anche giunga a morire .....
Lettura del libro della Sapienza di Salomone
La bocca del giusto stilla sapienza, e le labbra degli uomini conoscono le grazie 
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci,fonte di teologia  e dimora di eccelsa contemplazione: tu hai infatti scrutato, o padre,  il superno abisso con pio pensiero, a tutti hai chiarito come vi sia in tre soli un’unica fusione di luce che si unifica nella medesima Divinità, triplicandosi nelle auguste Ipòstasi; e con purezza di vita e splendore di parola, * hai insegnato a venerare la santissima Triade, o uomo da Dio ispirato. Implora che da essa sia mandata sulle anime nostre * la grande misericordia.
Stico: La mia bocca parlerà sapienza, e la meditazione del mio cuore intelligenza.
Col fulgore della tua teologia, hai dissipato l’oscurità delle eresie: tu infatti, o teologo, pervenuto con pio pensiero e divino sentire  alla fonte dei fulgori,hai sperimentato i bagliori che di là scatu-riscono;  avendo reso il tuo intelletto lucido come specchio,hai accolto, o padre, in tutta chiarezza la triplice luce indivisa della divinità, e hai largamente ricevuto l’unico splendore;supplica dunque la Triade, perché sia data alle anime nostre  la grande misericordia˚.
Stico: La bocca del giusto mediterà la sapienza, e la sua lingua parlerà del giudizio.
Giosci, fiume di Dio,  sempre pieno delle acque della grazia, che rallegri tutta la città del Cristo Re con parole e insegnamenti divini; torrente di delizie, oceano inesauribile;rigoroso custode legittimo dei dogmi; ardentissimo difensore della Triade; strumento dello Spirito;vigile intelletto;lingua armoniosa che spiega le profondità delle Scritture. Implora ora Cristo perché doni alle anime nostre la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 4.
Coltivando tramite la tua lingua,  o Gregorio, i cuori dei fedeli,  hai fatto germogliare in essi per Dio frutti sempre freschi di pietà,  recidendo alla radice le spine delle eresie, e adornando i pensieri di purezza.  Accogliendo dunque le nostre lodi, o divina lira, occhio vigile, *
 pastore dei pastori, * cacciatore dei lupi, * con insistenza intercedi presso il Verbo, * o teologo, * per le anime nostre.
Ora e sempre.
 Theotokíon. Come vi chiameremo, o santi?
O Sovrana, soccorso di tutti,  manda, o Vergine, su di me, incalzato dagli orrori della tenebra, continuamente sommerso dai marosi della vita,  una stilla della tua misericordia, offrimi l’aiuto della tua mano, e fammi degno della parte degli eletti e dei giusti, perché tu hai generato l’abisso della misericordia, o pura. 
Apolytíkion. Tono 1.
Il flauto pastorale della tua teologia  ha vinto le trombe dei retori: poiché a te,che avevi scrutato le profondità dello Spirito, è stata aggiunta anche la bellezza dell’espressione.Intercedi dunque presso il Cristo Dio,o padre Gregorio, per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.
Gabriele ti recò il saluto ‘Gioisci’, o Vergine,e a quella voce il Sovrano dell’universo  si incarnò in te, arca santa, come ti chiamò il giusto Davide. Sei divenuta piú ampia dei cieli, perché hai portato il tuo Creatore.  Gloria a colui che ha dimorato in te, gloria a colui che è uscito da te, gloria a colui che per il tuo parto ci ha liberati.

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