sabato 9 marzo 2013

10 Marzo 2013
IV DOMENICA di QUARESIMA  

La quarta domenica della Grande Quaresima 
è incentrata su san Giovanni Climaco, monaco delle cui origini si hanno scarse notizie, vissuto nella prima metà del VII secolo e divenuto egumeno del famoso monastero del Sinai dedicata a santa Caterina. Più che sulla figura di Giovanni, il tema quaresimale è incentrato sui contenuti dell’opera più famosa di Giovanni, la Scala del Paradiso, che, scritta in greco, fu da subito tradotta in latino, siriaco, armeno, arabo e slavo.
La pericope evangelica domenicale è Mc 9, 17 – 31:
Le chiese cattoliche e ortodosse ricordano insieme San Giovanni Climaco (Ιωάννης της Κλίμακος).
Il suo soprannome è venuto dall'opera che l'ha reso celebre, uno dei capolavori dell'ascetica monastica: "La scala del Paradiso" (Κλίμαξ). San Giovanni Climaco,  propone i trenta gradini che portano dalla terra fino al cielo, arrampicandosi sulla scala posta e sorretta da Cristo stesso, che per primo l'ha percorsa. Le icone che "fotografano" la scala giovannea mostrano la lotta spirituale: i monaci ascendono pericolosamente, senza reti di protezione, esortati dai santi, aiutati dagli angeli, ma insidiati dai demoni, che cercano di farli cadere per attirarli nel profondo dell'inferno. La visione "agonistica" della vita spirituale è qualcosa da recuperare nel nostro tempo, dove ormai domina uno psicologismo che rischia di rinchiudere in se stessi e nei propri limiti, problemi, inconsistenze, fermando all'analisi e spesso deresponsabilizzando ("sono fatto così!...).
Sul valore del testo di San Giovanni "della scala" i cristiani d'Oriente e Occidente sono sempre stati d'accordo, diffondendo enormemente questo libro, attraverso traduzioni in tutte le lingue antiche della cristianità. Nella tradizione Bizantina, la quarta domenica di Quaresima è dedicata alla commemorazione del Climaco, visto come un incoraggiante maestro sulla via dei propositi quaresimali e dei sacrifici connessi con la purificazione prepasquale per tutti i fedeli.
Vi propongo i link all'opera completa di Giovanni Climaco, secondo la traduzione italiana del 1874 del sacerdote Antonio Ceruti (1830-1918), archivista e viceprefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Potete così vedere, gradino per gradino, tutto il percorso ascensionale dell'anima proposto dal grande padre degli asceti. La lingua usata è alquanto ottocentesca, ma comunque ben comprensibile anche oggi.

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