domenica 30 giugno 2013

1˚ LUGLIO
       Memoria dei santi anárgiri e taumaturghi Cosma e Damiano, martirizzati a Roma 
(sotto Carino, 283-285).

VESPRO

Tono pl. 2. Aftómelon.
Riposta nei cieli tutta la speranza, i santi si sono messi in serbo * un tesoro inviolabile: gratuitamente hanno ricevuto, * gratuitamente danno ai mala­ti le guari­gioni˚; * non hanno posseduto né oro né argento, * con­forme al vangelo˚;hanno fatto partecipi uomini e bestie * dei loro benefici * per divenire perfettamente ubbidi­enti a Cristo * e poter cosí intercedere con fran­chezza per le anime nostre.
Hanno disprezzato la materia * che si corrompe sulla terra, * e, vivendo nella carne, * sono divenuti citta­dini del cielo come angeli, * i due compagni di uguale sentire, * la coppia dei santi * di uguali costu­mi e di un’anima sola. * Per questo accordano a tutti i malati le guarigio­ni, * offrendo gratuitamente il benefi­cio * a chi ne ha bisogno: * celebriamoli degnamente nelle loro feste annua­li, * perché essi inter­cedono con franchezza * per le anime nostre.

Essendosi resi dimora della Triade * in tutta la sua pienezza, * Cosma e Damiano di mente divina, * la coppia cele­brata, * come fonti fanno scaturire * i flutti delle guarigioni da sorgente apportatrice di vita; * le loro stesse reli­quie * al toccarle guariscono i mali: * e i loro soli nomi * scac­ciano le malattie dai mortali. * Causa di salvezza * per tutti quelli che in loro si rifu­giano, * essi interce­dono presso Cristo con franchezza * per le anime nostre.
Gloria. Tono pl. 2. Di Anatolio.
Eterna è la grazia dei santi * ricevuta da Cristo: * per questo anche le loro reliquie * per divina potenza * sono sempre operanti con i prodigi; * i loro soli nomi, invocati con fede, * fanno cessare inguaribili dolori: * grazie a loro, o Signore, * libera anche noi dalle passio­ni * dell’anima e del corpo, * nel tuo amore per gli uomini.
Ora e sempre. Theotokíon.
Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa?˚ * Chi non celebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffabilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natu­ra˚, * non diviso in dualità di persone, * ma da ricono­scersi * in dualità di nature, senza confusione47 . * Imploralo, augu­sta beatissima, * perché sia fatta miseri­cordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa e il prokímenon del giorno.
Se si vuole solennizzare, si leggono le letture dei martiri  
Allo stico, stichirá dall’októichos.
Volendo, gli stichirá prosómia dei santi.
Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.

Nella memoria degli anárgiri,accorriamo tutti insieme  con cuore puro e coscienza senza macchia, * ad essi insieme acclaman­do:  Gioite, o due compagni * che siete guari­gione dei malati, * perché da Dio avete ricevuto * la facoltà di guarire.

Stico: Per i santi che sono nella sua terra, il Signore ha reso mirabili, in loro, tutte le sue volontà.
Avendo perfettamente osservato * i comandamenti del Signo­re, * e reciso con grande sapienza * il morbo dell’ava­rizia, * voi curate gratuitamente: * è dunque dovere per noi, o taumaturghi, * onorare la vostra venera­bilissima dormizio­ne. * Pregate per la nostra salvezza.
Stico: Ecco, che cosa è bello o che cosa dà gioia, se non l’abitare dei fratelli insieme?     
Poiché avete ottenuto da parte dell’unico Dio * piena facoltà di usare misericordia e salvare, * liberate da ogni specie di pericoli * quanti con fede vi celebra­no, * o anárgi­ri teòfori, * liberateli dai mali, dai pericoli e dalle tentazioni * sia dell’anima che del corpo.
Gloria. Tono pl. 2.
Avendo sempre Cristo operante in voi, * o santi anárgiri, * fate meraviglie nel mondo, * con le vostre cure ai malati. * La casa in cui curate è infatti come sorgen­te inesauribile: * quando vi si attinge, * ancor piú trabocca; * fatta scorrere, sovrabbonda, * riversan­do­si e moltiplicandosi ogni giorno, * a tutti prov­veden­do senza venir meno; * quelli che vi attingono, * si sazia­no di guari­gioni * ed essa permane inesausta. * Come vi chia­meremo? * Medici che curano anime e corpi, * guari­tori di mali inguaribili * che gratuita­mente guari­scono tutti * perché hanno ricevuto carismi dal Cristo Salvato­re, * che ci elargisce la grande miseri­cordia˚.       
Ora e sempre. Theotokíon. Il terzo giorno sei risorto.
Non c’è in te conversione, * o anima impenitente: * perché tardi? * È vicino il taglio della morte, * e la fine arriva come un ladro: * corri alla Madre-di-Dio, * pròstrati a lei.
Apolytíkion. Tono pl. 4.
Santi anárgiri e taumaturghi, * visitateci nelle nostre infermità: * gratuitamente avete ricevuto, * gratuita­mente date a noi˚.     

Altro apolytíkion. Tono 4. Presto intervieni.

Quali divini guaritori e medici dei mortali,voi fate gratuitamente scaturire per noi le vostre cure,o anárgiri gloriosi: liberate dunque da malattiee infermità incurabili quanti si mettono sotto la vostra augusta protezione,o Cosma e Damiano, germogli di Roma.

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