sabato 13 luglio 2013

14 LUGLIO 2013


DOMENICA DEI PADRI
                                                                                  VESPRO


Tono pl. 2. Riposta nei cieli.

La venerabile assemblea dei padri sapienti, * o amico degli uomini, * ha proclamato te, * Verbo incircoscrivibile e incomprensibile * fatto carne per noi, * perfetto Dio e uomo, * duplice nelle nature e nelle operazioni, * duplice anche nelle volontà, * e uno nell’ipòstasi. * Riconoscendoti dunque Dio * insieme al Padre e allo Spirito, * con fede adoriamo te, uno, * proclamando beati i padri. 
Conconcordemente i teòfori * hanno proclamato increate * la divina energia e la divina volontà * di colui che ha assunto la povertà della mia umanità, * assegnando alla carne * energia e volontà create, * evitando saggiamente, quei beati, * la confusione delle nature * e la divisione dell’ipòstasi. * Onorandoli nelle loro feste annuali, * noi fedeli glorifichiamo concordi Cristo * che li ha glorificati.
Oggi i padri divini * hanno proclamato concordi la Triade increata * unico Dio Signore * dimostrando a tutti * la reciproca semplicità dell’unica natura, * facendola conoscere senza principio * nella comune volontà * e nella semplicità dell’operazione, * in tutto senza fine. * Noi dunque li celebriamo come imitatori degli apostoli * dei quali a tutti hanno insegnato il vangelo.
Gloria. Dei padri. Tono pl. 2.
Celebriamo oggi * le mistiche trombe dello Spirito, * i padri teòfori, * coloro che hanno cantato in mezzo alla Chiesa * l’armoniosa melodia della teologia, * la Triade una, * essenza e divinità immutabile; * celebriamo i distruttori dell’errore * e difensori degli ortodossi, * coloro che sempre intercedono presso il Signore * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon. Il primo del tono.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro della Genesi (14,14-20).
Quando Abram seppe che Lot suo nipote era stato fatto prigioniero, fece il conto dei servi che gli erano nati in casa, trecentodiciotto, e si diede all’inseguimento sino a Dan. Piombò su di loro di notte, lui e i servi che erano con lui, li battè e li inseguí sino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Ricuperò cosí tutta la cavalleria di Sodoma, ricuperò Lot suo nipote, tutte le sue cose, le donne e il popolo.
Quando Abram fu di ritorno, dopo la disfatta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma uscí incontro ad Abram nella Valle di Save, cioè la Valle dei re. E Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino; egli era sacerdote del Dio altissimo, e benedisse Abram e disse: Benedetto Abram dal Dio altissimo che ha fatto il cielo e la terra. E benedetto il Dio altissimo che ti ha dato in mano i tuoi nemici.
Lettura del libro del Deuteronomio (1,8-11.15-17).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, vi ho messo davanti la terra: entrate ed ereditate la terra che il Signore ha giurato ai vostri padri, ad Abramo, Isacco e Giacobbe, di dare a loro e alla loro discendenza dopo di loro. In quel tempo io vi ho parlato e ho detto: Non posso portarvi da solo; il Signore nostro Dio vi ha moltiplicati, ed ecco siete oggi numerosi come le stelle del cielo. Il Signore Dio dei nostri padri vi accresca mille volte piú di quanto siete, e vi benedica come vi ha detto.
Allora presi da voi uomini sapienti, capaci e intelligenti e li posi alla vostra testa: capi di migliaia, di centinaia, di cinquantine, di decine e scribi per i vostri giudici. E diedi quest’ordine ai vostri giudici in quel tempo: Ascoltate le cause dei vostri fratelli e giudicate con giustizia tra ciascuno e il proprio fratello o lo straniero che sta presso di lui. Non farai eccezione di persone in giudizio: giudicherai tanto il piccolo che il grande. Non ti ritrarrai davanti a nessuno, perché il giudizio è di Dio.
Lettura del libro del Deuteronomio (10,14-21).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, del Signore tuo Dio è il cielo, e il cielo del cielo, la terra e tutto ciò che è in essa. Eppure il Signore ha scelto i vostri padri per amarli, e ha eletto la loro discendenza dopo di loro, proprio voi, al di sopra di tutte le nazioni, come è quest’oggi. Circoncidete dunque il vostro cuore duro, e non continuate a indurire il vostro collo.
Il vostro Dio, infatti, è il Dio degli dèi e Signore dei signori: Dio grande, forte e tremendo che non fa eccezione di persone e non accetta regali, ma fa giustizia al forestiero, all’orfano e alla vedova, e ama il forestiero e gli dà pane e vestito. E voi amerete il forestiero, perché siete stati forestieri in terra d’Egitto. Temerai il Signore tuo Dio e a lui solo renderai culto, a lui aderirai e nel suo nome giurerai. Egli è il tuo vanto, egli è il tuo Dio che ha fatto per te queste cose grandi e gloriose che i tuoi occhi hanno visto.
Allo stico, stichirá anastásima.
Gloria. Dei padri. Tono 3.
Siete stati rigorosi custodi * delle tradizioni apostoliche, * o santi padri: * stabilendo infatti la retta dottrina * della consustanzialità della Santa Triade, * avete conciliarmente distrutto * la bestemmia di Ario. * Dopo di lui avete confutato anche Macedonio, * avversario dello Spiri¬to, * avete condannato Nestorio, Eutiche e Dioscoro, * Sabellio, e Severo l’acefalo. Chiedete, ve ne preghiamo, * che noi, liberati dal loro errore, * custodiamo senza macchia, nella fede, * la nostra vita.
Ora e sempre. Theotokíon.
Senza seme, * dallo Spirito divino, * per volere del Padre, * hai concepito il Figlio di Dio, * che è dal Padre prima dei secoli, senza madre, * e che per noi da te è nato, senza padre: * tu lo hai generato nella carne * e come bambino lo hai allattato. * Non cessare dunque di intercedere, * perché siano liberate dai pericoli * le anime nostre.
Apolytíkion anástasimon.
Gloria. Dei padri. Tono pl. 4.
Tu sei piú che glorioso, o Cristo Dio nostro, tu che hai stabilito come astri sulla terra˚ i padri nostri, * e per mezzo loro ci hai guidati tutti * alla vera fede: * o tu che sei pieno di ogni compassione, * gloria a te. 
Ora e sempre. Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spogliato la morte, * e come Dio hai manifestato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salva¬tore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.
Conconcordemente i teòfori * hanno proclamato increate * la divina energia e la divina volontà * di colui che ha assunto la povertà della mia umanità, * assegnando alla carne * energia e volontà create, * evitando saggiamente, quei beati, * la confusione delle nature * e la divisione dell’ipòstasi. * Onorandoli nelle loro feste annuali, * noi fedeli glorifichiamo concordi Cristo * che li ha glorificati.
Oggi i padri divini * hanno proclamato concordi la Triade increata * unico Dio Signore * dimostrando a tutti * la reciproca semplicità dell’unica natura, * facendola conoscere senza principio * nella comune volontà * e nella semplicità dell’operazione, * in tutto senza fine. * Noi dunque li celebriamo come imitatori degli apostoli * dei quali a tutti hanno insegnato il vangelo.
Gloria. Dei padri. Tono pl. 2.
Celebriamo oggi * le mistiche trombe dello Spirito, * i padri teòfori, * coloro che hanno cantato in mezzo alla Chiesa * l’armoniosa melodia della teologia, * la Triade una, * essenza e divinità immutabile; * celebriamo i distruttori dell’errore * e difensori degli ortodossi, * coloro che sempre intercedono presso il Signore * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon. Il primo del tono.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro della Genesi (14,14-20).
Quando Abram seppe che Lot suo nipote era stato fatto prigioniero, fece il conto dei servi che gli erano nati in casa, trecentodiciotto, e si diede all’inseguimento sino a Dan. Piombò su di loro di notte, lui e i servi che erano con lui, li battè e li inseguí sino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Ricuperò cosí tutta la cavalleria di Sodoma, ricuperò Lot suo nipote, tutte le sue cose, le donne e il popolo.
Quando Abram fu di ritorno, dopo la disfatta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma uscí incontro ad Abram nella Valle di Save, cioè la Valle dei re. E Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino; egli era sacerdote del Dio altissimo, e benedisse Abram e disse: Benedetto Abram dal Dio altissimo che ha fatto il cielo e la terra. E benedetto il Dio altissimo che ti ha dato in mano i tuoi nemici.
Lettura del libro del Deuteronomio (1,8-11.15-17).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, vi ho messo davanti la terra: entrate ed ereditate la terra che il Signore ha giurato ai vostri padri, ad Abramo, Isacco e Giacobbe, di dare a loro e alla loro discendenza dopo di loro. In quel tempo io vi ho parlato e ho detto: Non posso portarvi da solo; il Signore nostro Dio vi ha moltiplicati, ed ecco siete oggi numerosi come le stelle del cielo. Il Signore Dio dei nostri padri vi accresca mille volte piú di quanto siete, e vi benedica come vi ha detto.
Allora presi da voi uomini sapienti, capaci e intelligenti e li posi alla vostra testa: capi di migliaia, di centinaia, di cinquantine, di decine e scribi per i vostri giudici. E diedi quest’ordine ai vostri giudici in quel tempo: Ascoltate le cause dei vostri fratelli e giudicate con giustizia tra ciascuno e il proprio fratello o lo straniero che sta presso di lui. Non farai eccezione di persone in giudizio: giudicherai tanto il piccolo che il grande. Non ti ritrarrai davanti a nessuno, perché il giudizio è di Dio.
Lettura del libro del Deuteronomio (10,14-21).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, del Signore tuo Dio è il cielo, e il cielo del cielo, la terra e tutto ciò che è in essa. Eppure il Signore ha scelto i vostri padri per amarli, e ha eletto la loro discendenza dopo di loro, proprio voi, al di sopra di tutte le nazioni, come è quest’oggi. Circoncidete dunque il vostro cuore duro, e non continuate a indurire il vostro collo.
Il vostro Dio, infatti, è il Dio degli dèi e Signore dei signori: Dio grande, forte e tremendo che non fa eccezione di persone e non accetta regali, ma fa giustizia al forestiero, all’orfano e alla vedova, e ama il forestiero e gli dà pane e vestito. E voi amerete il forestiero, perché siete stati forestieri in terra d’Egitto. Temerai il Signore tuo Dio e a lui solo renderai culto, a lui aderirai e nel suo nome giurerai. Egli è il tuo vanto, egli è il tuo Dio che ha fatto per te queste cose grandi e gloriose che i tuoi occhi hanno visto.
Allo stico, stichirá anastásima.
Gloria. Dei padri. Tono 3.
Siete stati rigorosi custodi * delle tradizioni apostoliche, * o santi padri: * stabilendo infatti la retta dottrina * della consustanzialità della Santa Triade, * avete conciliarmente distrutto * la bestemmia di Ario. * Dopo di lui avete confutato anche Macedonio, * avversario dello Spiri¬to, * avete condannato Nestorio, Eutiche e Dioscoro, * Sabellio, e Severo l’acefalo. Chiedete, ve ne preghiamo, * che noi, liberati dal loro errore, * custodiamo senza macchia, nella fede, * la nostra vita.
Ora e sempre. Theotokíon.
Senza seme, * dallo Spirito divino, * per volere del Padre, * hai concepito il Figlio di Dio, * che è dal Padre prima dei secoli, senza madre, * e che per noi da te è nato, senza padre: * tu lo hai generato nella carne * e come bambino lo hai allattato. * Non cessare dunque di intercedere, * perché siano liberate dai pericoli * le anime nostre.
Apolytíkion anástasimon.
Gloria. Dei padri. Tono pl. 4.
Tu sei piú che glorioso, o Cristo Dio nostro, tu che hai stabilito come astri sulla terra˚ i padri nostri, * e per mezzo loro ci hai guidati tutti * alla vera fede: * o tu che sei pieno di ogni compassione, * gloria a te. 
Ora e sempre. Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spogliato la morte, * e come Dio hai manifestato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.

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