mercoledì 29 gennaio 2014

   30 GENNAIO 2014
        Memoria del santo ieromartire Ippolito (235), 

             papa di Roma.  

          Memoria dei nostri santi padri e maestri   universali,  

Basilio il grande,Gregorio il teologo e 
Giovanni Crisostomo     

(la festa fu istituita intorno al 1100).

GRANDE VESPRO
Tono 4. Come generoso fra i martiri.
Degnamente onoriamo * i tre araldi della grande Triade,  Giovanni e Basilio  insieme a Gregorio:strumenti della grazia, cetre dello Spirito, trombe sonore per l’annuncio,che dall’alto, tremende e rimbombanti, fanno echeggiare tuoni e rendono nota la gloria di Dio fino agli estremi della terra. 2 volte.
Siano onorati come conviene i difensori della Triade,  le fortezze della pietà, i tre apostoli successori dei dodici,i fiumi che fanno fluire dall’Eden l’acqua viva,e dissetano il volto della terra,  facendo scorrere vita con i loro rivi divini, i grandi elementi che, come nella creazione, tengono insieme la fede. 2 volte.
Non sono discorsi, è detto, né parole di cui non si odano le voci˚: per tutta la terra e il mare  è uscito il suono dei divini e sapienti maestri della creazione;  per questo i confini della terra, in virtú delle loro leggi divine, vengono ottimamente composti e riuniti  in una sola retta fede.
Quanti seguiamo le loro dottrine, celebriamo nel canto gli strumenti dello Spirito, le trombe della verità, i retori del Verbo, supplicandoli affinché essi, che hanno famigliarità col Signore,
chiedano per la terra stabile pace per sempre,e per noi tutti, il perdono.
Gloria. Tono pl. 2.
Celebriamo oggi * le mistiche trombe dello Spirito,  i padri teòfori, coloro che hanno cantato in mezzo alla Chiesa l’armoniosa melodia della teologia,la Triade una, essenza e divinità immutabile; * celebriamo i distruttori di Ario * e difensori degli ortodossi, * coloro che sempre intercedono presso il Signor perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.
Ora e sempre. Theotokíon.
Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa˚?  Chi non celebrerà il tuo parto verginale? Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso,  egli stesso, ineffabilmente incarnato,  è uscito da te, la pura: Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, non diviso in dualità di persone, * ma da riconoscersi  in dualità di nature, senza confusione. Imploralo, augusta beatissima, perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura dal libro del Deuteronomio (1,8-11.15-17).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, vi ho messo davanti la terra (p. 742).
Lettura dal libro del Deuteronomio (10,14-21).
Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, il  Signore tuo Dio è il cielo (pp. 742-743).
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio (pp. 803-804).
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci, triade di pontefici, * gioite, grandi baluardi della Chiesa,
colonne della pietà, salda sicurezza dei credenti, rovinosa caduta degli eretici; voi che pascolate con divine dottrine il popolo di Cristo e lo nutrite con virtú d’ogni sorta; voi, araldi della grazia dalla voce penetrante, voi che avete esposto in pienezza  le leggi di Cristo; * guide verso il cielo, * porte d’accesso al paradiso. * Chiedete a Cristo * di inviare sulle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: Si vanteranno i santi nella gloria, ed esulteranno sui loro giacigli.
Gioisci, triade di pontefici,gioite, angeli terrestri che tendete al cielo, salvezza del mondo, gioia degli uomini e maestri di tutta la terra;difensori del Verbo,medici perspicaci per le malattie dell’anima e del corpo, * fiumi perenni dello Spirito, voi che irrigate con le vostre parole * tutta la faccia della terra; * teologi, fondamenti, * uomini dall’aureo linguaggio divino, * chiedete a Cristo * di inviare sulle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: I tuoi sacerdoti, Signore, si rivestiranno di giustizia, e i tuoi santi esulteranno.
Gioisci, triade di pontefici,sole del terreste firmamento, gioite, raggi e faci dello splendore trisolare,  ricupero della vista per gli ottenebrati, * stupendi fiori profumati del paradiso, * tu, o teologo, tu, sapiente Basilio, * e tu, Crisostomo; * tavolette su cui ha scritto lo Spirito, * tavole incise da Dio, * mammelle che fanno sgorgare * il latte della salvezza, * fregio della sapienza: * supplicate Cristo * di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 1.
Diamo il segno con la tromba dei canti; * danziamo in festa * e tripudiamo esultanti * nella pubblica solennità dei nostri maestri. Re e principi accorrano insieme e con inni applaudano ai pontefici,  perché fanno scaturire tre immensi fiumi di dottrina, dallo splendido corso, fiumi perenni dello Spirito. * Pastori e maestri, riuniamoci per celebrare i tre iniziati dell’augusta Triade: i filosofi celebrino i sapienti; i sacerdoti, i pastori; i peccatori, gli avvocati,i poveri, coloro che donano ricchezza;i tribolati, i conso-latori;i viaggiatori, i compagni di viaggio; quanti sono in mare, i nocchieri: tutti lodiamo i divini sommi sacerdoti * che ovunque con ardore ci prevengono, e cosí diciamo:Maestri santissimi,affrettatevi
a sottrarre i fedeliagli scandali della vita, e a liberarci dagli eterni castighi.
Ora e sempre. Theotokíon.
Noi fedeli ti proclamiamo beata, Vergine Madre-di-Dio, e com’è nostro dovere ti glorifichiamo città inconcussa, muro inespugnabile, indistruttibile protezione e rifugio delle anime nostre.
Apolytíkion. Tono 1.
Quanti siamo innamorati dei loro discorsi, conveniamo tutti insieme per onorare con innii tre sommi astri della Divinità trisolare, che con i raggi delle loro divine dottrine fanno brillare tutta la terra; i fiumi di sapienza fluenti miele che irrigano tutto il creato con i rivi della conoscenza di Dio,il grande Basilio e il teologo Gregorio,insieme all’illustre Giovanni dall’aurea eloquenza: essi sempre per noi intercedono * presso la Triade.
Theotokíon.
Gabriele ti recò il saluto ‘Gioisci’, o Vergine, e a quella voce il Sovrano dell’universo  si incarnò in te, arca santa, come ti chiamò il giusto Davide. Sei divenuta piú ampia dei cieli, perché hai portato il tuo Creatore. Gloria a colui che ha dimorato in te, gloria a colui che è uscito da te, gloria a colui che per il tuo parto  ci ha liberati.

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