venerdì 16 gennaio 2015

17 GENNAIO
  Memoria del nostro santo padre teòforo 

Antonio il grande (356).

GRANDE VESPRO

Tono 4. Tu che sei stato chiamato dall’Altissimo.
   Tu che sei stato illuminato dai raggi dello Spirito,  quando la divina passione ti ha infiammato * e ha dato ali alla tua anima per desiderarla, * essa che realmente è l’apice dell’amore, * allora non hai fatto alcun conto della carne e del sangue * e sei uscito dal mondo, * a quella ade­ren­do con grande ascesi ed esichia. * Sei stato cosí colmato dei beni superni, * come avevi desiderato, * e sei divenuto risplen­dente, * rischiarando, o Antonio, come una stella, * le anime nostre. 2 volte.
     Tu che con la grazia del divino Spirito, * hai spezzato gli archi e i dardi dei demoni, * e con divini insegnamenti * a tutti hai reso note * la loro malizia e le loro insidie, * risplendendo dei divini fulgori * sei divenuto luminare chiarissimo dei monaci, * primo ordinatore del deserto, * espertissimo e ve­nerabile medico per i malati, * e modello archetipo del vivere virtuoso, * o padre Antonio. 2 volte.
    O tu che sei stato colmato di divini carismi: * Cristo, trovandoti quale specchio senza macchia * di divini riflessi, o padre, * ha proiettato su di te i fulgidi bagliori * della propria luce; * sei cosí apparso * generosa fonte di guarigioni, * cibo degli affamati, * ristoratore, con grandi piogge, * della brama degli assetati, * mentre, vedendo le disposizioni delle anime, * sapientemente le rendevi migliori per Dio * con la tua parola: * supplicalo dunque di salvare e illuminare * le anime nostre.
    O angelo terrestre, * puro nell’anima e nel cuore, * uomo celeste, * maestro di verginità, * rigorosa norma di continenza, * o Antonio: * unito al tuo Sovrano, * e a lui offrendo la dos­sologia perenne, * o beato, * insieme agli angeli, * a tutti i santi e ai martiri, * libera sempre da gravi pericoli e cadute * quanti celebrano la tua sacra memoria.
Gloria. Tono pl. 2. Del Siceota.

    Custodita illesa in te l’immagine di Dio * e reso l’intelletto signore delle funeste passioni, * mediante l’ascesi, * hai rag­giunto per quanto possibile la somi­glianza˚: * poiché, facendo coraggiosamente violenza alla natura, * ti sei studiato di sot­tomettere * ciò che è inferiore a ciò che è superiore, * e di as­sog­gettare la carne allo spirito. * Sei cosí divenuto eccelso fra i monaci, * colonizzatore del deserto, * allenatore di quelli che com­piono bene la corsa, * rigorosissimo canone di virtú. * E ora nei cieli, * venuti meno ormai gli specchi˚, * contempli puramente, o Antonio, * la santa Triade, * intercedendo senza veli * per quanti ti onorano * con fede e amore.
Ora e sempre. Theotokíon.

   Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa˚? * Chi non ce­lebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffa­bilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natura˚, * non diviso in dualità di per­sone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature, senza con­fusione72. * Imploralo, augusta beatissima, * perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture 
Allo stico, stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
     Gioisci, principe degli asceti, * divenuto anche invin­cibile difensore: * tu infatti, estirpando le radici delle passioni, * e sostenendo valorosamente gli attacchi dei demoni, * hai trionfato della loro impotenza * e della loro se­duzione che uccide le anime, * e hai mostrato l’efficacia della croce del Salvatore * e la sua potenza invincibile: * di essa cinto, * hai vinto tutti coloro che negano * la divina mani­festazione di Cristo nella carne. * Supplicalo dunque * di do­nare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
   Stico: Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.

   Sei divenuto luminosa colonna * eretta con le virtú * e nube che dà ombra a chi è nel deserto˚, * guidando dalla terra al cielo * coloro che guardano a Dio, * e squarciando il mare delle passioni * col bastone della croce˚; * messo in fuga l’Amalek spirituale˚, * hai trovato senza impe­di­mento, * o beato in Dio, * la via per salire al cielo * e l’ere­dità immacolata, * e stai ora pieno di gioia, insieme agli incorporei, * presso il trono di Cristo: * supplicalo dunque di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.
Stico: Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.

  Gioisci, o Antonio, * che ti trattieni con i cori angelici * nel piú alto dei cieli: * sulla terra, infatti, o padre, * hai vissuto la loro vita, * esercitandoti con verità nella virtú, * e ti sei mo­strato purissimo specchio senza macchia * che riceve i bagliori irradianti * dello Spirito santo, * o felicissimo. * Cosí, illumi­nato, tu vedevi le cose future, * tutto predicendo * perché istruito dalla divina illu­minazione di Cristo: * supplicalo dun­que di donare alle anime nostre * la grande misericordia˚.

 Gloria. Tono pl. 4. Del Siceota.

  Noi, folle di monaci, * ti onoriamo come guida, * padre nostro Antonio, * perché grazie a te abbiamo imparato * a camminare per la via veramente retta. * Beato sei tu che hai servito Cristo * e hai trionfato della potenza del nemico˚, * o com­pagno degli angeli, * familiare di Paolo di Tebe: * insieme a loro intercedi presso il Signore, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon.

  Vergine senza nozze, * che hai ineffabilmente con­cepito Dio nella carne, * Madre del Dio altissimo, * ricevi le in­vo­ca­zioni dei tuoi servi, * o tutta immacolata: * tu che a tutti pro­curi la purificazione delle colpe, * implora per la salvezza di noi tutti, * accettando ora le nostre suppliche.

Apolytíkion. Tono 4.
      Imitando con i tuoi costumi * lo zelo di Elia˚, * seguendo il battista su retti sentieri˚, * o padre Antonio, * sei divenuto colonizzatore del deserto, * e hai rafforzato tutta la terra * con le tue preghiere. * Intercedi dunque presso il Cristo Dio * per la salvezza delle anime nostre.
Theotokíon.

Il mistero nascosto dall’eternità * e ignoto agli angeli, * è stato rivelato grazie a te˚, * Madre-di-Dio, * agli abitanti della terra: * Dio incarnato, in unione senza confusione, * Dio che per noi * ha volontariamente accettato la croce˚, * e risu­sci­tando con essa il primo uomo creato, * ha salvato dalla morte le anime nostre.

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