venerdì 6 febbraio 2015

               7 FEBBRAIO 2015
            SABATO DEI DEFUNTI 
        Si fa memoria di tutti i cristiani ortodossi defunti dall’inizio del mondo, dei nostri padri e dei nostri fratelli.
VENERDÍ — VESPRO
Ufficio del vespro del sabato, p. 154.
Dopo il salmo introduttivo e la con¬sueta sticología, al Signore, ho gridato, 6 stichi con 3 stichirá martyriká dall’októichos nel tono corrente e i seguenti 3 prosómia.
Tono pl. 4. Il paradiso dell’Eden.
Celebrando oggi, o fedeli, la memoria * di quanti dall’inizio del mondo sono morti, * dopo aver con fede piamente vissuto, * di tutti, ciascuno per nome, * noi celebriamo il Salvatore e Signore, * chiedendo fervidamente * che costoro, nell’ora del giudizio, * possano presentargli una buona giustificazione, * a lui, nostro Dio, che verrà a giudicare tutta la terra, * e ottenere cosí di stare gioiosi alla sua destra, * dalla parte dei giusti˚, * nella luminosa eredità dei santi, * degni del suo celeste regno.   
O Salvatore, * che col tuo proprio sangue * ti sei acquistati i mortali˚ * e con la tua morte ci hai riscatta¬ti * dall’amara morte, * e con la tua risurrezione * ci hai elargito la vita eterna, * dona, Signore, il riposo, * a tutti coloro che si sono piamente addormentati, * sia nei deserti che nelle città, * sul mare o in terra, * o in qualsiasi altro luogo, * sia ai re che ai sacerdoti, ai vescovi, * ai monaci e alla gente comune, * di ogni genere di età, * e concedi loro il tuo regno celeste.   
Grazie alla tua risurrezione dai morti, * o Cristo, * la morte non ha piú potere * su quanti muoiono piamente. * Perciò chiediamo con fervore: * Dona il riposo ai tuoi servi * nei tuoi atri e nel seno di Abramo˚, * a tutti quelli che, * a partire da Adamo sino ad oggi, * ti hanno reso culto con purezza, * ai nostri padri e ai nostri fra¬telli * insieme agli amici e ai parenti, * a ogni uomo * che abbia compiuto fedelmente il suo servizio * nelle cose di questa vita, * e a chiunque sia passato a te * in ogni forma e modo, o Dio: * rendili degni del tuo regno celeste.   
Gloria. Tono pl. 4.
Gemo e mi lamento quando penso alla morte * e vedo giacere nella tomba, * informe, senza gloria, senza splendore, * la bellezza a immagine di Dio plasmata per noi˚. * O stupore! * Perché questo miste¬ro che ci riguarda? * Come dunque siamo stati consegnati alla corruzione? * Come siamo stati insieme aggiogati alla morte? * Realmente, come sta scritto, per disposizio¬ne di Dio˚, * che concede ai defunti il riposo.   
Ora e sempre. Theotokíon, il primo del tono.
Luce gioiosa. Invece del prokímenon, l’Alleluia, col tono pl. 2.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Stico 1.: Beati coloro che tu hai scelto e preso con te, Signore.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Stico 2.: Il loro ricordo, di generazione in generazio¬ne.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Quindi il Concedici, le invocazioni e l’ekfónisis (pp. 170-171).
Allo stico, i 4 martyriká del tono e i 2 nekrósima di Giovanni Damasceno.
Gloria. Tono pl. 2.
Principio ed esistenza * divenne per me il tuo comando creatore: * volendo infatti formarmi essere vivente * di natura visibile e invisibile, * tu dalla terra plasmasti il mio corpo,e mi desti un’anima col tuo divino soffio vivificante˚. * Perciò, o Salvatore, * da’ riposo ai tuoi servi * nella regione dei viventi˚, * nelle tende dei giusti˚.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
Per l’intercessione di colei che ti ha partorito, * o Cristo, * dei tuoi martiri, * dei tuoi apostoli, profeti, pontefici, * monaci e giusti * e di tutti i tuoi santi, * da’ riposo ai tuoi servi defunti.
Apolytíkion. Tono pl. 4.
Tu che, nel tuo amore per gli uomini, * tutto disponi con profonda sapienza, * assegnando a ciascuno ciò che giova, * o solo Creatore, * da’ riposo, Signore, * alle anime dei tuoi servi: * poiché hanno riposto speranza in te, * che ci hai creati, che ci hai plasmati, * che sei il nostro Dio.
Gloria. L’ultima parte dell’apolytíkion:
Poiché hanno riposto speranza in te, * che ci hai creati, che ci hai plasmati, * che sei il nostro Dio.
Ora e sempre. Theotokíon. Stesso tono.
Baluardo e porto tu sei per noi, * e mediatrice accetta * presso il Dio che hai partorito, * o Madre-di-Dio senza nozze, * salvezza dei fedeli.
L’ektenía (p. 169) e, dopo l’ekfónisis: Poiché tu sei Dio misericordioso..., si fa la commemorazione dei defunti come di seguito.
    Si salmeggiano questi tropari col tono 4.
Insieme agli spiriti dei giusti resi perfetti˚, * dona il riposo, * o Salvatore, * alle anime dei tuoi servi, * introducendoli nella vita beata che viene da te, * o amico degli uomini.   
Nella tua quiete, Signore, * là dove riposano tutti i tuoi santi, * dona riposo anche alle anime dei tuoi servi, * tu che, solo, sei immortale˚.   
    Gloria al Padre, al Figlio e al santo Spirito.
Tu sei il Dio che è disceso nell’ade * e ha fatto cessare i dolori dei prigionieri: * tu dunque dona il riposo, o Salvatore, * alle anime dei tuoi servi.
Ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Sola Vergine pura e immacolata, * che senza seme hai generato Dio, * intercedi per la salvezza delle anime nostre.
Si ricordano quindi i nomi dei defunti, ripetendo ad ogni invocazione il Signore, pietà, 3 volte.
Pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia˚, ti preghiamo: esaudiscici e abbi pietà di noi.
Ancora preghiamo per la beata memoria e l’eterno riposo delle anime dei tuoi servi defunti, dei re, dei patriarchi, dei vescovi, dei sacerdoti, degli ieromonaci, degli ierodiaconi, dei monaci e di tutti i cristiani pii ed ortodossi defunti, da un confine all’altro della terra; e dei nostri padri, progenitori, nonni, bisnonni, genitori, fratelli e parenti, perché sia loro perdonata ogni colpa volontaria e involontaria.
Affinché il Signore Dio collochi le loro anime là dove riposano i giusti.
Chiediamo al Cristo, Re immortale e Dio nostro˚, le misericordie di Dio, il regno dei cieli e la remissione delle loro colpe.
Preghiamo il Signore.
Preghiera:
O Dio degli spiriti e di ogni carne˚, tu che hai calpestato la morte, annientato il demonio e donato al tuo mondo la vita: tu, Signore, da’ riposo alle anime dei tuoi servi in luogo luminoso, in luogo verdeggiante˚, nel luogo del refrigerio˚ da cui sono fuggiti dolore, tristezza e lamento˚. Perdona ogni peccato da loro commesso in parole, opere e pensieri, perché tu sei Dio buono e amico degli uomini. Non c’è infatti uomo che viva senza peccare: tu solo sei senza peccato˚, la tua giustizia è giustizia eterna e la tua parola è verità˚.
Poiché tu sei la risurrezione, la vita˚ e il riposo dei tuoi servi che si sono addormentati, o Cristo Dio nostro, e a te rendiamo gloria, insieme al Padre tuo senza principio e al santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Coro: Eterna la loro memoria, 3 volte.
Quindi Sapienza! Colui che è benedetto (p. 176) ecc., e il congedo.
Colui che è risorto dai morti, Cristo, vero Dio nostro, per l’intercessione della purissima Madre sua; dei santi e gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei nostri padri pii e teòfori e di tutti i santi, collochi nelle tende dei giusti˚ anche le anime di tutti i suoi servi che ci hanno lasciati, doni loro il riposo nel seno di Abramo˚, li annoveri tra i giusti e abbia pietà di noi: perché è buono e amico degli uomini. Amen.   
Per le preghiere...

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